La legge Severino non è illegittima, cosa succederà ora a De Magistris e De Luca?

Pubblicato il 21 Ottobre 2015 alle 11:12 Autore: Francesco Di Matteo
seduti affianco il presidente della regione de luca ed il sindaco di napoli de magistris

In Campania si prefigura una situazione di vero e proprio caos istituzionale all’indomani della decisione della Corte Costituzionale sulla Legge Severino. Il ricorso di De Magistris è infondato, la Legge Severino è valida e la sentenza della Corte mette nei guai il sindaco di Napoli e non solo.

De Magistris fu condannato un anno fa per abuso d’ufficio nella vicenda giudiziaria ‘Why Not?’ uando era ancora magistrato. Come predispone la Legge Severino, il prefetto sospese il sindaco che presentò ricorso al Tar della Campania. Il Tar giudicò il ricorso fondato e il sindaco fu reintegrato, ma i problemi si sono ripresentati quando la Cassazione ha smentito il Tar ed ha rinviato tutta la documentazione alla Corte Costituzionale. La Consulta ha giudicato “non fondato” il dubbio di legittimità sull’art. 11 della Legge Severino, che prevede l’applicazione retroattiva della norma, mettendo in seri guai, quindi, il sindaco.

Legge Severino legittima, De Magistris a rischio sospensione

De Magistris, che probabilmente a breve sarà sospeso, ha comunque avuto l’opportunità di portare quasi tutto il suo mandato a termine, dato che Napoli tornerà alle urne la prossima primavera, ma questo colpo non farà bene alla sua maggioranza che nelle ultime settimane ha scricchiolato parecchio (fino a non approvare il provvedimento per il San Paolo, provocando le ire del patron De Laurentiis). L’ex magistrato, comunque, pare che usufruirà della prescrizione azzerando gli effetti della Severino, anche se in passato ha sempre smentito avrebbe sfruttato questa possibilità.

La situazione del governatore campano De Luca

Situazione ben più complicata, invece, per Vincenzo De Luca, protagonista di una situazione molto simile a quella del Sindaco di Napoli. De Luca, infatti, è stato condannato l’anno scorso ad 1 anno per abuso d’ufficio sulla vicenda della costruzione del termovalorizzatore, ed è stato eletto nella scorsa primavera alla guida della Regione Campania, forte della sentenza del Tar che l’aveva reintegrato alla guida di Salerno dopo soli pochi giorni.

Con la sentenza della Corte sulla Legge Severino, invece, si prefigura una sospensione del governatore per almeno 18 mesi, come prescrive la legge Severino, da parte del Prefetto. Una sospensione lunga, che potrebbe rappresentare un serio problema per la gestione amministrativa e straordinaria, per i fatti del beneventano, della Regione.  E non perde occasione di illustrare questa situazione l’ex governatore della Campania, Stefano Caldoro, secondo cui si sta prefigurando una grave situazione di “vuoto e caos istituzionale per il Comune di Napoli e la Regione Campania“.

Francesco Di Matteo

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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