Vaccini, credibilità in calo colpa delle istituzioni

Pubblicato il 21 Ottobre 2015 alle 14:39 Autore: Daniele Errera
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Vaccini in calo. E’ un dato effettivo, reale ormai. Una campagna denigratoria per certi, lucida visione della realtà per altri (troppo rischiosi), sta di fatto che l’allarme ‘calo vaccini’ sia in atto. Con una serie di ricadute e sociali e legislative di un certo tipo.

Secondo la testata Il Foglio, i primi a non credere all’utilità dei vaccini sono i medici stessi. Ai tempi della cosiddetta ‘suina’, per assurdo furono proprio loro a sconsigliare i vaccini, permettendo così solo a 900.000 persone su 10 milioni a rischio di potersi tutelare. Poi con l’ultima influenza invernale (quella a cavallo del 2014/2015) sconsigliarono platealmente l’utilizzo di vaccini per un legame tra alcune morti sospette e un vaccino prodotto dalla Novartis. Legame poi rivelatosi infondato.

Vaccini, credibilità in calo per colpa delle istituzioni

Altro problema fondamentale che pervade le menti di milioni di cittadini è la credibilità delle istituzioni. Si pensi alle passate epidemie: la Sars e la febbre dei polli, nei primi anni 2000. Poi la ‘suina’ e l’ebola, più recenti. Quanti casi sono arrivati nel Belpaese? Combinati si superano di poco le dita di una mano, estremizzando. Eppure la paura è stata enfatizzata lungo gli Appennini. I tg e i giornali hanno profuso milioni di parole o disboscato foreste intere, al fine di scrivere storie su storie. Per poi rimanere con in mano un pugno di mosche, perché di crisi qui in Italia non si è visto niente. Per non parlare, poi, degli acquisti di vaccini (ad esempio i due miliardi di vaccini acquistati dall’Unione Europea per contrastare la ‘suina’). E’ così che la credibilità scende e la gente, conseguentemente, fidandosi meno si vaccina meno.

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Dopo il calo di credibilità, quindi, adesso anche una campagna denigratoria: i vaccini sono disutili. Ma una parte politica non ci sta. Il Ministero, ad esempio. La Lorenzin pensa di imporre i vaccini obbligatori nelle scuole. Ossia: se un bambino non ha una serie di vaccini non può entrare nell’istituto scolastico. Un aut aut, sostanzialmente. Una misura unica al mondo che potrebbe far crescere i pregiudizi nei confronti dei vaccini. O che potrebbe salvare molte piccole vite umane.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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