Sanità, il ministro difende la manovra

Pubblicato il 21 Ottobre 2015 alle 15:16 Autore: Marianna D Alessio
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“Il 2016 può essere l’anno della svolta, un anno strategico”, così la ministra della Salute Beatrice Lorenzin definisce l’anno venturo della sanità in un’intervista rilasciata a ‘Il Sole 24 ore‘.

Dopo le aspre polemiche per la mancata assegnazione di maggiori risorse al Ssn, Lorenzin traccia la road map di interventi da mettere a punto per una rivisitazione del sistema sanitario. “Nel 2016 il fondo assegnato a questo comparto è di 11 miliardi di euro che se gestiti in maniera virtuosa – assicura il ministro – miglioreranno la qualità dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese”.

Salute, dopo 14 anni di attesa, arrivano 840 mln per i Lea

Per chi fosse a digiuno di acronimi, ‘Lea’ sta per ‘servizi essenziali di assistenza’ ovvero tutte quelle prestazioni che il servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire ai cittadini, gratuitamente o dietro la compartecipazione di spesa, attraverso il pagamento di un ticket. Negli ultimi anni alcune regioni (si veda il caso Campania) avevano dovuto aumentare la quota di compartecipazione e al contempo ridurre l’entità delle prestazioni. Per effetto della manovra appena varata, nel 2016 questi servizi avranno maggiori risorse, ha assicurato il ministro. “Dopo 14 anni di attesa – ha spiegato la Lorenzin – arrivano 840 milioni di euro per i Lea”.

Sanitò, il problema non è l’entità dei fondi ma come vengono gestiti

Fino al 2008 si era registrata una crescita progressiva dei fondi destinati alla Sanità, interrotta poi nella fase più acuta della crisi. Dal 2013 in poi questo trend è stato ripreso, ecco perché anche per il prossimo anno era attesa una crescita degli investimenti.

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Al riguardo il ministro commenta: “Il problema non è il finanziamento, ma come lo si usa. In questa manovra viene stabilito tra l’altro che i risparmi realizzati resteranno dentro il Ssn, per reinvestirli in salute e riutilizzarli nel sistema. L’altra novità introdotta dalla manovra è l’obbligo degli acquisti centralizzati a partire dal 1 gennaio 2016. Gli ospedali e le Asl non potranno quindi più decidere a livello locale come procedere agli acquisti per forniture e nuove attrezzature, ma dovranno delegare il tutto ad una centrale unica di committenza.

Sanità, premie alle regioni virtuose

Quella delle gestione delle risorse potrebbe essere una prova del nove. A breve infatti potrebbe essere introdotto un meccanismo che premia le regioni più virtuose nella gestione della spesa sanitaria. A confermarlo è ancora una volta il ministro: Serve un meccanismo che premi le regioni virtuose, al quale però possano accedere anche quelle più indietro, se migliorano.

Sanità, scontro con i medici, Lorenzin minimizza

Ho la massima considerazione e stima per i medici e per tutti gli operatori sanitari. Ho visto in quali condizioni lavorano. So che la sanità in questi anni di crisi è stata tenuta in piedi dal loro sacrificio”. Nell’intervista rilasciata al quotidiano di Confindustria il ministro minimizza quindi lo scontro con i medici, il cui slogan è ora “sanità a pezzi, meno diritti più disuguaglianza, ora basta”. Lorenzin però ribatte: Ho detto che c’è disuguaglianza, frammentarietà di servizi, gap Nord Sud. Sono fatti reali e oggettivi. Che dobbiamo superare. Tutti insieme”.

L'autore: Marianna D Alessio

Campana, classe 1988. Ha conseguito una laurea triennale in Lettere Moderne presso l'Università 'Federico II' di Napoli e presso lo stesso ateneo ha conseguito la specialistica in Filologia Moderna. Ha collaborato presso diverse testate locali e ha di recente pubblicato un saggio sul misticismo dantesco per la rivista di studi internazionale 'Rivista di Studi Italiani' con sede a Toronto. Attualmente è borsista presso la Business School de 'IlSole 24ore'.
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