Banca Etruria salvata dal Governo, Ma i bond dei risparmiatori varranno zero

Pubblicato il 27 Novembre 2015 alle 15:42 Autore: Daniele Errera
Piano salva banche, Governo, Bankitalia, immagine della facciata esterna della sede del Ministero delle finanze

 

Sul fronte bancario la responsabilità del Governo Renzi sarebbe gigante e di natura politica. La Banca Etruria sarebbe stata salvata grazie ad un intervento dell’esecutivo sul valore dei bond subordinati degli istituti di credito salvati. E i risparmiatori insorgono.

Banca Etruria, parlano i risparmiatori

Parla una risparmiatrice toscana (proprio di Banca Etruria), Letizia Giorgianni: “Banca Etruria l’abbiamo salvata io e mia madre che in una notte abbiamo visto evaporare 100mila euro. Che ora sono diventati carta straccia”. Rientra tutto all’interno di un’iniziativa governativa – con il disco verde di Bruxelles – circa il salvataggio di ben quattro istituti bancari: Banca Marche, CariFerrara e CariChieti ed ovviamente Banca Etruria. Le nuove regole che entreranno in vigore il prossimo gennaio faranno sì che una considerevole parte del valore di quei bond (quelli subordinati) svanisca, con nefaste conseguenze per quei piccoli risparmiatori.

Banca Etruria

La correntista Sonia, madre della risparmiatrice di cui sopra – Letizia Giorgianni – parla di una sorta di raggiro: “sono correntista da anni, mi avevano detto che era a basso rischio, di non preoccuparmi anche se si trattava dei risparmi di una vita. Nessuno mi ha spiegato che poteva fallire la banca! E comunque la banca non è fallita, perché è proprio questo il paradosso”. La banca l’aveva assicurata, ma lei si accorse di una perdita di 12.000 euro. Una cifra notevole. La figlia rincara, riproponendo le parole del direttore della filiale di Banca Etruria: “ci ha detto che i soldi servivano per risanare il debito e quindi se fossimo andate a ritirarli non li avremmo trovati. L’ha definita una mossa politica del governo quasi per giustificarsi”. E di casi come Sonia e Letizia ve ne sono altri 5.000 circa. Un numero altissimo per una cifra aggregata fra le banche di ben 730 milioni di euro. Un ammontare notevole che significa passati sacrifici familiari. Ecco perché si prevedono due vie: la prima un’azione legale collettiva a difesa dei consumatori, la seconda un’iniziativa di stampo politico. E’ sul fronte regionale, infatti, che il consigliere regionale toscano Claudio Borghi (Lega Nord) ha annunciato battaglia per mezzo di una mozione a favore delle “vittime di quanto deciso dal Governo”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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