Questo è un cerchio? La risposta rivela se sei di destra o di sinistra

Pubblicato il 7 Dicembre 2015 alle 16:16 Autore: Piotr Zygulski
Questo è un cerchio? Secondo una ricerca, i conservatori tendono a rispondere di no, mentre i "liberal" tendono a rispondere affermativamente

La figura qui sotto è un cerchio? Una risposta apparentemente semplice e spontanea, che però potrebbe rivelare l’orientamento politico del rispondente.

 

Questo è un cerchio? Secondo una ricerca, i conservatori di destra tendono a rispondere di no, mentre i "liberal" tendono a rispondere affermativamente

Questo è un cerchio oppure no?

Chi considera questa figura un cerchio è probabile che sia politicamente di “sinistra”, nell’accezione che il termine “liberal” ha nel mondo anglosassone: favorevole all’intervento pubblico nell’economia per i disoccupati e i senza tetto, sostenitore dei matrimoni gay e della legalizzazione della marjuana.

Chi invece nega che la figura sia un cerchio probabilmente è un “conservative” di “destra” e potrebbe parteggiare per i diritti degli imprenditori; vorrebbe un esercito forte, fermare l’immigrazione clandestina e punire severamente anche i crimini minori, come l’uso di droghe e la prostituzione.

Infatti, secondo una ricerca di Tyler G. Okimoto e di Dena M. Gromet pubblicata il 16 novembre scorso sul Journal of Personality and Social Psychology, le differenti posizioni politiche potrebbero essere in parte correlate con la tendenza, da parte degli individui conservatori, di essere meno tolleranti nei confronti della devianza. Sono stati effettuati tre studi: ai partecipanti venivano mostrate figure geometriche ed è stato chiesto in quale misura si potessero considerare “triangoli”, oppure “cerchi”, “quadrati”, e così via. Da ciò si è osservato che chi era politicamente conservatore evidenziava una maggiore propensione a distinguere tra le forme perfette e quelle imperfette, diversamente dai rispondenti di orientamento politico “liberal”.

I ricercatori hanno trovato che la differenza tra le forme spiega in parte la correlazione tra l’ideologia politica e le politiche sociali: ad esempio tra la tendenza ad essere conservatori e la punizione nei confronti dei criminali, oppure nel minor supporto per politiche di aiuto pubblico per le persone svantaggiate e le minoranze. Questo effetto si evidenzia in modo specifico a proposito dei gruppi devianti ma non in modo evidente. Secondo le conclusioni suggerite dallo studio, oltre alle reazioni emotive e motivazionali nei confronti dei soggetti devianti, le scelte politiche potrebbero essere anche guidate dalla tendenza che mostrano i soggetti “conservatori” nel distinguere la “normalità” dalla “devianza” tollerando meno le forme imperfette, anche nel valutare una semplice figura geometrica. Come raccomanda Ben Ambridge sul Guardian, se temete che chiedere direttamente ad una persona il proprio orientamento politico sia una domanda troppo indiscreta, potreste soddisfare la vostra curiosità chiedendole semplicemente un’opinione sul “cerchio”.

Se questo test vi lasciasse comunque insoddisfatti, esistono modelli di altro tipo per definire l’orientamento politico di una persona. Forse non basta una netta dicotomia conservative/liberal, forse non basta neppure un vettore che va dall’estrema destra all’estrema sinistra, allora ecco che altri studi aggiungono nuovi metodi… come avevamo visto in questo studio dettagliato.

L'autore: Piotr Zygulski

Piotr Zygulski (Genova, 1993) è giornalista pubblicista. È autore di monografie sui pensatori post-marxisti Costanzo Preve e Gianfranco La Grassa, oltre a pubblicazioni in ambito teologico. Nel 2016 si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Genova, proseguendo gli studi magistrali in Filosofia all'Università di Perugia e all'Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), discutendo una tesi su una lettura trinitaria dell'attualismo di Giovanni Gentile. Attualmente è dottorando all'Istituto Universitario Sophia in Escatologia, con uno sguardo sulla teologia islamica sciita, in collaborazione con il Risalat Institute di Qom, in Iran. Dal 2016 dirige la rivista di dibattito ecclesiale Nipoti di Maritain. Interessato da sempre alla politica e ai suoi rapporti con l’economia e con la filosofia, fa parte di Termometro Politico dal 2014, specializzandosi in sistemi elettorali, modellizzazione dello spazio politico e analisi sondaggi.
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