Scuola, 17mila le nuove assunzioni. Ammessi anche i non vincitori del concorso Profumo

Pubblicato il 24 Maggio 2014 alle 12:54 Autore: Carmela Adinolfi

Scuola e nuove assunzioni. Allo studio del ministro dell’Istruzione Stafania Giannini un decreto per permettere l’immissione in ruolo per il prossimo anno scolastico 2014-2015 degli idonei del “concorsone Profumo”, voluto dall’ex-ministro dell’Istruzione del governo Monti nel settembre 2012.

Un testo, secondo le indiscrezioni di Repubblica, che dovrebbe contenere un solo articolo:  “i candidati inseriti a pieno titolo nelle graduatorie di merito ma non rientranti nel novero dei vincitori – si legge nella bozza di decreto – hanno titolo, a decorrere dall’anno scolastico 2014/15, ad essere destinatari di contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato in subordine ai vincitori”. 40mila, in tutto, gli idonei dell’ultimo concorso che potrebbero concorrere per un contratto  a tempo indeterminato, evitando così l’ennesimo concorso annunciato per il 2015.

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Una situazione complicata, dove è già cominciata la guerra fra i precari storici e gli eterni docenti in graduatoria, ma senza abilitazione. Uno scontro che rischia di alimentare una guerra civile fra “insegnati a tempo” e aspiranti tali. Diciassettemila, nelle stime del ministero di viale Trastevere, le nuove assunzioni previste per il prossimo anno scolastico. E allora, perché non attingere anche dalle graduatorie del concorso Profumo – questa la voce che circola in ambienti ministeriali – che aveva previsto che i primi 11.542 in graduatoria, per altrettanti posti disponibili, sarebbero risultati vincitori? Per gli altri nessun diritto, nemmeno l’abilitazione all’insegnamento, pur avendo superato un concorso pubblico.

La notizia, che difatti riabilita anche gli idonei non vincitori del concorso voluto dal governo Monti, ha irritato non poco gli insegnanti precari che, tramite i sindacati, si sono detti “stufi di regole che cambiano in corsa”. L’ammissione alle assunzioni degli idonei del concorso 2012, infatti, per loro rappresenta un pericolo poiché diminuisce le chance per i precari delle graduatorie ad esaurimento. A questi, infatti, per legge, spetta l’assunzione nel caso in cui le graduatorie provinciali dei supplenti siano esaurite. 

Carmela Adinolfi

L'autore: Carmela Adinolfi

Classe '89. Una laurea triennale in comunicazione e una specializzazione in Semiotica all'Alma Mater Studiorum. Da Salerno a Perugia, passando per Bologna. Esperta in comunicazione politica, ha approfondito l'ascesa al potere di Matteo Renzi. Interessi: dal marketing alla comunicazione politica fino alle nuove forme di giornalismo digitale. Scrive per Termometro Politico e si allena per diventare giornalista.
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