Madia, italiani su internet: un milione in più nel 2015

Pubblicato il 20 Dicembre 2015 alle 14:54 Autore: Guglielmo Sano
madia pubblica amministrazione

Madia, italiani su internet: un milione in più nel 2015, segno che “l’Italia si sta muovendo nella giusta direzione” e, presto, anche la Pubblica Amministrazione si trasformerà “sotto il segno del digitale”, non ha nascosto un certo compiacimento Marianna Madia, ministro della PA, intervenuta ieri nella giornata decisiva per l’introduzione dell’identità digitale il cosiddetto “Pin Unico”. L’accreditamento delle prime tre aziende – col passare del tempo se ne potranno aggiungere altre – che si sono fatte avanti per gestire Spid (Sistema Pubblico Identità Digitale) è ormai cosa fatta: si tratta di Poste Italiane, Telecom Italia e InfoCert.

Madia, italiani su Internet: un milione in più nel 2015

Un rapporto che non è mai stato idilliaco quello tra cittadini italiani e la Rete: ancora nel 2014, l’Istat contava 22 milioni di cittadini che non avevano mai navigato su internet. Qualcosa è cambiato nell’ultimo anno, come ha confermato il ministro Madia su Twitter. Infatti, secondo le stime, nella fascia 16-74 anni, sarebbero aumentati di un milione gli italiani che usano regolarmente internet. Già lunedì, quando uscirà il relativo dossier, i dati dovrebbero essere più chiari. Tuttavia, per il ministro della Pubblica Amministrazione la vera “svolta digitale” del paese avverrà nel 2016: “da gennaio credenziali uniche per l’accesso ai servizi online” ha proseguito la Madia sempre su Twitter.

Infatti, ora che l’AgID, ovvero l’Agenzia per l’Italia Digitale, ha dichiarato “identity provider” (gestori di Pin Unico) le tre aziende suddette, già dal prossimo mese potranno essere rilasciate le prime password a chi vorrà sbrigare le faccende burocratiche (dal pagamento della tasse alla consultazione dei referti medici) – i servizi accessibili sin dall’inizio saranno oltre 300 –  sul web. Entro 24 mesi tutta la pubblica amministrazione permetterà l’accesso ai propri servizi tramite credenziali Spid: si parte, però, da 6 regioni (Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Friuli Venezia-Giulia, Liguria) e da Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, oltre che dal Comune di Firenze.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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