Affittopoli Roma: perdite per 100 milioni di euro

Pubblicato il 6 Febbraio 2016 alle 10:02 Autore: Ilaria Porrone
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Affittopoli Roma: immobili di lusso, uffici, B&B, pub, ma anche sedi di partito, tra cui la storica ‘giubbonari’ del PD; meno del 20% di chi ha in affitto un immobile del Comune di Roma nel I municipio, il centro storico, è munito di un regolare contratto. E’ quanto emerge dall’attività disposta dal Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca, sulla verifica del Patrimonio Immobiliare della capitale. Il commissario, come spiegato in una nota del Comune, “si è avvalso della segreteria Tecnica che, nell’ambito di un più vasto controllo teso a pervenire ad un censimento esaustivo, ha fino ad oggi estrapolato 574 dati riferibili alle locazioni in essere nel I Municipio. I canoni contrattualizzati risultano ampiamente inferiori ai valori minimi di mercato. In molti casi trattasi di importi di poche decine di euro/mese”.

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Affittopoli Roma: c’è anche una storica sede del Pd

Alloggi a Borgo Pio a 10,29 euro al mese, in Corso Vittorio Emanuele a 24,41 euro al mese, ma anche morosità mai saldate: un prestigioso albergo vicino ai Fori Imperiali che ha in locazione dei locali di proprietà comunale per 9 mila euro al mese, ma fino allo scorso anno pare avesse una morosità superiore ad un’annualità di locazione per un contenzioso con l’amministrazione. Una situazione che ha portato a perdite quantificate per oltre 100 milioni di euro l’anno per le casse del Comune di Roma. Nella lunga lista degli immobili coinvolti ci sono anche due storiche sedi di partito: da una parte la famosa, sezione dell’ex Pci, poi Pd di via dei Giubbonari, alle spalle di Campo de’ Fiori; dall’altra la storica sezione del fu Msi di Colle Oppio. La sede del Pd si trova in un immobile del comune di Roma e dovrebbe pagare un affitto di 14.910,48 euro l’anno: il Pd, però, è da tempo ‘moroso’ e deve al Campidoglio circa 170 mila euro di arretrati. La storica sezione del Msi al Colosseo, oggi frequentata da giovani vicini a Fratelli d’Italia, esiste dal 1947 con un canone di locazione invariato: 154,92 euro all’anno.

Una situazione mai sanata, quella del comune di Roma, ma Tronca fa sapere di essere intenzionato a proseguire con la ‘bonifica’, sempre nella nota del comune si legge: “Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare: se vi siano occupazioni abusive, (frequenti le discrasie fra gli intestatari dei contratti, risalenti nel tempo, e gli attuali occupanti), l’individuazione dei dirigenti che si sono succeduti nella gestione del patrimonio e che hanno stipulato i contratti ovvero hanno omesso l’aggiornamento dei canoni di locazione, le eventuali azioni in corso volte a recuperare la disponibilità dei beni in capo alla Amministrazione.

Affittopoli Roma: Marino, “Primo censimento fatto da noi”

Una vicenda che potrebbe avere conseguenze politiche in vista delle elezioni, in particolare nel centro-sinistra sul fronte Pd. Ai microfoni di Repubblica Tv, l’ex sindaco Ignazio Marino interviene sulla questione, rivendicando l’operato della sua giunta: “Il censimento sugli affitti? Lo avevamo già fatto noi. Roma è stata un pessimo padrone di casa dal 1946 a oggi nel gestire il patrimonio dei romani e delle romane. E’ stato uno dei primi punti su cui mi sono concentrato da sindaco: diedi indicazioni prima al vicesindaco Luigi Nieri e poi all’assessore Alessandra Cattoi per realizzare una mappatura del patrimonio immobiliare”. E lancia una frecciata ai candidati alle primarie del Pd, Roberto Morassut e Roberto Giachetti: Marino ricorda che il primo è stato era assessore assessore all’urbanistica con Veltroni, mentre il secondo Giachetti era a capo della segreteria di Rutelli e in quegli anni, si sono fatte le famose cartolarizzazioni, con molti affittuari fortunati che hanno potuto comprare a costi molto più bassi di quelli di mercato.

L'autore: Ilaria Porrone

Classe 1987, vive a Roma. Laureata in Relazioni Internazionali presso l’Università di Roma Tre. Appassionata di storia e comunicazione politica, nel tempo libero è una volontaria della ONG Emergency. Collabora con Termometro Politico dal 2014. Su twitter è @IlariaPorrone
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