Unioni civili: in Germania esistono dal 2001

Pubblicato il 17 Febbraio 2016 alle 10:05 Autore: Lorenzo Chemello
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Mentre in Italia in questi giorni si vota in Parlamento per approvare o meno un testo di legge sulle unioni civili, il ddl Cirinnà presentato dal Partito Democratico, vediamo come si comporta in merito il paese più popoloso d’Europa.

In Germania le unioni civili sono state istituite nel 2001 dal governo rosso-verde di Gerhard Schroeder. Si tratta di una legge che fu approvata con l’intenzione di equiparare in toto i diritti delle coppie omosessuali con quelli delle coppie unite da matrimonio. Riguarda infatti solo le convivenze di persone dello stesso sesso. La legge è stata modificata da diverse sentenze della Corte Costituzionale tedesca, la Bundesverfassungsgericht.

Unioni civili: diritti e doveri

La coppia che abbia intenzione di regolarizzare il proprio rapporto lo può fare dichiarandolo davanti ad un ufficiale di stato civile durante la cerimonia di registrazione. Questo tipo di unione comporta gli stessi identici diritti e doveri di una coppia etero sposata eccetto per quanto riguarda l’adozione congiunta di minori, le non sono permesse da parte di una coppia omosessuale. Allo stesso tempo però è prevista la possibilità del riconoscimento dell’adozione dei figli naturali o adottivi del partner. In pratica si parla della famigerata stepchild adoption di cui si discute furiosamente in Italia negli ultimi mesi.

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L’unione civile in Germania assomiglia davvero ad un vero e proprio matrimonio. I membri della coppia possono decidere se scegliere un cognome in comune come una normale coppia formata da marito e moglie. Assumono pure obblighi di assistenza e sostegno reciproco che rimangono validi anche dopo una eventuale separazione della coppia. Ciascun convivente ha la possibilità di essere inserito come partner nell’assicurazione malattia del compagno. Questione di non poco conto visto che l’assicurazione sanitaria in Germania (Krankenkasse) è obbligatoria. Sono previsti gli stessi diritti di successione del patrimonio che esistono per un normale matrimonio.

In caso di decesso di uno dei contraenti viene garantita la pensione di reversibilità e pure l’eventuale contratto di affitto in precedenza stipulato. E’ previsto il dovere di risarcire gli eventuali debiti contratti dalla coppia.  Sempre nella fattispecie della morte di un membro della coppia e nel caso che l’altro partner non sia ancora cittadino tedesco quest’ultimo ha comunque la possibilità di proseguire l’iter per ottenere la cittadinanza. Per ultimo ma di estrema importanza, con questo provvedimento legislativo viene equiparato il trattamento fiscale per le coppie etero e omosessuali.

Questa legge che ormai esiste da 15 anni viene costantemente rafforzata nei suoi effetti grazie alle sentenze, sei per l’esattezza, che la Corte Costituzionale tedesca ha nel frattempo emanato. Le rimanenti differenze che esistevano tra il matrimonio tradizionale e le unioni civili sono venute meno nel corso degli anni.

Matrimoni gay: dibattito in corso

Per il movimento LGBT tedesco (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) rimane ancora sul tavolo una questione importante da risolvere: l’equiparazione chiara ed esplicita delle nozze gay con quelle tra uomo e donna. SPD (socialdemocratici), Grünen (Verdi) e Die Linke (Sinistra) sono favorevoli a quest’ultima modifica ma la CDU (cristianodemocratici) della cancelliera Merkel su questo tema si oppone. Il patto di coalizione tra CDU e SPD non prevede di mettere mano alla legge esistente, ma secondo un sondaggio pubblicato da YouGov addirittura il 61% degli elettori conservatori, quindi della CDU, sarebbe favorevole all’istituzione del matrimonio gay.

Un dibattito molto avanzato, insomma. Di almeno 15 anni rispetto a quello oggi in corso in Italia.

L'autore: Lorenzo Chemello

Vicentino, classe '86. Laureato all'Università di Padova in Storia delle culture, mi sono specializzato in Storia Contemporanea all'Università Cà Foscari di Venezia. Da sempre mi interessa la politica e i cambiamenti che questa può creare. Sono attratto dal mondo del no profit. Ho svolto il Servizio Civile in Italia e ho trascorso un anno in Portogallo come volontario SVE in un'associazione che promuove l'attivismo giovanile. Ora finalmente vivo ad Amburgo per lavorare e praticare il tedesco.
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