Squinzi (Confindustria) “E’ il momento di costruire un’Italia nuova”

Pubblicato il 29 Maggio 2014 alle 13:15 Autore: Alessandra Scolaro
giorgio squinzi

“Bisogna superare le vecchie logiche, non aver paura del nuovo“. Queste le parole di Giorgio Squinzi durante l’assemblea pubblica di Confindustria. Il presidente, durante il discorso di apertura, ha inoltre dichiarato che “dalla crisi possiamo uscire solo decidendo quello che da due decenni non abbiamo avuto il coraggio di fare. Cambiare decidendo“. Squinzi riconosce che “il mandato popolare” a Matteo Renzi “testimonia la voglia di cambiamento che c’è nel Paese. Questa voglia attende fatti che diano sostanza alle riforme e alla crescita”. E se nell’azione di Governo il presidente di Confindustria intravede “incoraggianti segni di cambiamento”, ora, dopo il voto, chiede che la “stagione delle riforme istituzionali parta davvero”. E proprio al Governo Squinzi si appella: “fate le riforme, ne abbiamo bisogno per ricreare lavoro, reddito, coesione. Non deludeteci, senza riforme è impossibile agganciare la crescita”.

Nel suo discorso il presidente di Confindustria si rivolge alle associazioni dei lavoratori, chiedendo loro di rinnovare metodi e sistemi: “Al sindacato dico: guardiamo al mondo. Non chiudiamoci conservativamente nel nostro familiare ma ristretto orizzonte domestico. Il tempo delle eterne liturgie è trascorso, dal sindacato mi aspetto uno sforzo d’innovazione”.

Durante l’assemblea, Squinzi si sofferma anche su quello che definisce “uno dei temi chiave del Paese”: la corruzione. “Chi corrompe fa male alla comunità e al mercato, grave danno alla concorrenza e ai suoi colleghi. Queste persone non possono stare in Confindustria” dichiara Squinzi e aggiunge che “occorre uno scatto morale, nostro in primo luogo, poi del Paese tutto, se vogliamo liberarci dell’alleanza perversa tra complicazione e corruzione”.

squinzi

Per quanto riguarda i contratti, Confindustria chiede di “semplificare e migliorare la disciplina del contratto a tempo indeterminato, rendendolo più conveniente e attrattivo per le imprese”. “L’Italia funziona grazie all’opera quotidiana e silenziosa di chi ha il senso del dovere”, queste le parole di Squinzi durante la chiusura dell’assemblea, “e il senso del dovere è il patrimonio indiscutibile della nostra natura di imprenditori veri”.

All’assemblea è intervenuta anche Federica Guidi, Ministro dello Sviluppo Economico. La Guidi ha dichiarato che nelle prossime settimane verrà varato un piano per il Made in Italy, poiché “c’è fame di Italia nel mondo, i mercati hanno ripreso ad avere fiducia nel nostro Paese”. Nel ricordare che “la forza del nostro Paese sta soprattutto nelle fabbriche che esportano, che investono, che innovano, che assumono”, il Ministro ha chiesto alle imprese “un salto di qualità, internazionalizzandosi, facendo ricerca, innovando prodotti e processi produttivi”.

Federica Guidi ha inoltre dichiarato che “ora spetta a chi governa fare l’impossibile“, corrispondere quindi “alla grande domanda di cambiamento che i cittadini e le imprese invocano”.

Alessandra Scolaro

L'autore: Alessandra Scolaro