Direttori Tg Rai, l’ipotesi Varetto-Gruber-Annunziata

Pubblicato il 9 Marzo 2016 alle 18:36 Autore: Giacomo Salvini
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Direttori Tg Rai, l’ipotesi Varetto-Gruber-Annunziata

Una Rai tutta al femminile. Sarah Varetto al Tg1, Lilli Gruber al Tg2 e Lucia Annunziata al Tg3. Questa l’ipotesi prospettata e rilanciata da diversi giornali negli ultimi giorni riguardo alle nomine dei Tg Rai che il direttore generale di Viale Mazzini Antonio Campo Dall’Orto (Cdo, per gli amici) sarà chiamato a fare nei prossimi mesi. Sì perché, contrariamente a quanto ci si aspettava dopo l’approvazione della riforma Rai, Dall’Orto ha deciso di nominare ad inizio anno i direttori di rete e di rinviare probabilmente a dopo le amministrative le nomine che contano davvero, ossia quelle sui direttori dei 3 telegiornali: Tg1, Tg2 e Tg3. E da quei nomi, e soprattutto dai telegiornali che ne usciranno fuori, si inizierà davvero a capire la vera sostanza della nuova Rai: sarà completamente sdraiata nei confronti di Renzi, come accusa qualcuno, o manterrà una certa dose di indipendenza?

Direttori Tg Rai, perché il trio Varetto-Gruber-Annunziata

Secondo il Giornale l’idea del trio Varetto-Gruber-Annunziata sarebbe solo la conseguenza diretta di una strategia studiata a tavolino da Campo Dall’Orto e Carlo Verdelli, direttore dell’offerta informativa Rai. Sarah Varetto – direttrice di Sky Tg 24 dal 2011 – permetterebbe al primo tiggì italiano di mantenere quel profilo “istituzionale” di cui ha scritto oggi anche il Corriere della Sera. Poi c’è Lilli Gruber. Volto storico della Rai, già conduttrice del Tg 1 delle 20, la Gruber è molto stimata ai piani alti di Vale Mazzini per gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi 8 anni alla conduzione di Otto e Mezzo su La 7. L’ex inviata di guerra piace molto ai dirigenti Rai anche per la sua riconosciuta imparzialità, nonostante la sua esperienza da europarlamentare eletta con i Ds dal 2004 al 2009. Infine, Lucia Annunziata. La sua non sarebbe una nomina, quanto più una promozione perché la direttrice di Huffington Post Italia lavora ancora oggi in Rai con la trasmissione In ½ Ora la domenica pomeriggio. Secondo il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti anche la nomina di Annunziata sarebbe il frutto di un piano studiato al minimo dettaglio: “Sostituire Berlinguer con Annunziata allontanerebbe ogni sospetto di normalizzazione filo-governativa, e difficilmente la redazione e la fronda anti-renziana del Pd potrebbero gridare al golpe”.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 05-06-2013 Roma Politica La7 - Trasmissione tv "Otto e Mezzo" Nella foto Lilli Gruber Photo Roberto Monaldo / LaPresse 05-06-2013 Rome (Italy) Tv program "Otto e Mezzo" In the photo Lilli Gruber

Direttori Tg Rai, Annunziata: non è vero, è uno scherzo

L’indiscrezione riportata ieri da il Giornale e dal Foglio è stata però smentita sia da una delle dirette interessate, Lucia Annunziata, sia dal Corriere della Sera che oggi ha rilanciato con un articolo sulla svolta “pop” della nuova Rai targata Campo Dall’Orto. “Io prossima direttrice del Tg3? Questa è una cosa completamente campata per aria. E’ uno scherzo dell’8 marzo anziché del 1 aprile” è stata la prima reazione della direttrice di Huffington Post Italia ieri mattina ai microfoni di Radio 2. Stamani invece il quotidiano di via Solferino ha scritto che, ad oggi, il direttore delle news Carlo Verdelli non ha ancora riempito alcuna casella e l’idea di un’informazione Rai tutta al femminile “non viene presa troppo sul serio a viale Mazzini per motivi vari: contratti vincolanti, penali costosissime, profilo non imparziale e così via”. Il Corsera scrive anche di una rivoluzione “pop” che permetta di dire addio al modello “Telekabul” di Sandro Curzi: meno Tg e tutti diversi, più spazio a costume e cultura e maggior integrazione con Rai News 24.

Lucia-Annunziata-Tg Rai

 

In tutto questo rimbalzo di voci e retroscena, però una cosa sembra chiara: la coppia Dall’Orto-Verdelli in queste settimane sta lavorando più sul “prodotto” che sui nomi, come ha dichiarato lo stesso direttore generale domenica scorsa in un’intervista a Repubblica. Come dire: prima contano i progetti e l’idea stessa di servizio pubblico. E solo dopo si penserà ai nomi per riempire le caselle mancanti.

Giacomo Salvini

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L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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