Emergenza profughi, le università europee si mobilitano

Pubblicato il 30 Marzo 2016 alle 18:12 Autore: Gianni Balduzzi
emergenza profughi, mappa delle università che offrono assistenza

Emergenza profughi, le università europee si mobilitano

E’ nata la “Refugees Welcome Map”, una mappa delle università europee in maggioranza, ma anche americane, neozelandesi, mediorientali, che insieme hanno creato una rete, sotto l’egida dell’Associazione delle Università Europee, che si occupa di iniziative di assistenza e aiuto verso i profughi che cercano di arrivare ain Europa sfuggendo nella maggior parte dei casi alla guerra, in Siria o altrove.

Emergenza profughi, anche università greche e turche nella rete

Vi sono anche le università di Atene, Patrasso, Koc in Turchia, Gaziantep, Erzurum, tra la istituzioni accademiche che hanno deciso di dare borse di studio, piuttosto che vestiti, o aiutare l’affido di minori non accompagnati.

E’ notevole il fatto che anche le esangui, parlando dal punto di vista finanziario, università greche, abbiano voluto partecipare.

In Italia partecipano università importanti come quelle di Trento, Siena, Bologna, Pavia, con posti riservati a studenti provenienti da aree in guerra e assistenza nell’alloggio.

emergenza profughi, mappa delle università che offrono assistenza

Tra le località più curiose a offrire aiuto l’università Artica di Narvik in Norvegia, quella della Mordovia nell’omonima repubblica russa, l’università di Kiev o quella di Bucarest, che si occupa come altre della distribuzione di materiale umanitario, così come l’università dell’Egeo, attiva sulle isole di Lesbos, Chios, Samos, Rodi, ecc, più direttamente investite dall’ondata di profughi prima e dopo gli accordi tra Turchia e Unione Europea sui rifugiati.

In molti luoghi si possono seguire corsi gratuiti in lingua e cultura dei territori ospitanti, anche laddove si usano idiomi non molto spendibili altrove, come in Slovenia e Romania, ma è più che altro un atto di solidarietà e di lotta contro l’emarginazione e la solitudine di questi migranti.

Alcune università, come quella turca di Erzurum, si occupano anche dei professori oltre che degli studenti offre lavoro ad accademici in fuga dai territori in conflitto, almeno per un periodo

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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