Migranti: dietro gli sbarchi un’unica grande rete criminale

Pubblicato il 27 Maggio 2016 alle 19:23 Autore: Redazione
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Migranti: ancora un naufragio nel Canale di Sicilia, la Guardia Costiera ha soccorso oggi altri 150 migranti. Dalle testimonianze è emerso come manchino all’appello oltre 200 persone. Solo ieri hanno perso la vita al largo delle coste libiche altre 20 persone. Secondo quanto riportato da diversi organi di informazione sono giunti a quota 15mila gli sbarchi negli ultimi 5 giorni, solo nella giornata di giovedì sono state soccorse 4mila.

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Migranti: dietro gli sbarchi un’unica grande rete criminale

“Non credo siamo in situazione di emergenza. Noi nell’anno peggiore come afflusso abbiamo avuto 160 mila persone. C’e’ stato un aumento di sbarchi nelle ultime ore ma questo aumento non e’ ne’ ai livelli del 2014 ne’ a quelli del 2015” ha dichiarato il premier Matteo Renzi a margine del G7 di Ise-Shima. Dunque, niente allarmismi, anche se il fact-checking di Lettera43 potrebbe mettere in difficoltà gli inviti alla serenità del governo: “nel 2015 gli arrivi in Italia dal Mediterraneo sono diminuiti perché, con l’apertura della Germania ai profughi, parte del flusso su Lampedusa si è dirottato sulla Grecia. Dai 170.100 sbarchi del 2014 si è scesi ai poco meno di 154 mila del 2015: il 9% in meno. Ma nel 2013, dai dati del ministero dell’Interno, gli arrivi in Italia erano stati quasi 43 mila e circa 13.300 nel 2012“.

A parte la “guerra dei numeri” in cui, talvolta, si perde di vista il bilancio di vite umane, l’esodo continua e Ann Metler, responsabile dell’European Political Strategy Centre (Epsc) della Commissione Ue, avverte: l’incapacità di gestire i flussi sta arricchendo e rendendo sempre più potenti i network criminali internazionali, anche alcune gang che operano nel “settore” al confine tra Usa e Messico stanno ampliando il loro raggio fino all’Europa.

Secondo un recente rapporto Europol dietro l’ignobile business si celano “trafficanti di oltre 100 Paesi, dentro e fuori l’Unione”, il fatturato totale è stimato fra i 5 e i 6 miliardi (2015). Inoltre, l’Europol ha individuato oltre 250 centri di smistamento da cui si organizza il traffico clandestino. “Abbiamo indicazioni che la stessa Isis possa essere entrata in questa attività – ha dichiarato la Metler – Non è necessariamente nel traffico illegale però potrebbe offrire dei passaggi sicuri”.

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