Elezioni comunali: l’analisi del voto di IPSOS nelle grandi città

Pubblicato il 21 Giugno 2016 alle 10:55 Autore: Redazione
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Elezioni comunali: l’analisi del voto di IPSOS nei 7 capoluoghi di regione

Rispetto al 2013, il PD perde un paio di punti, il centrodestra ne guadagna il doppio e il M5S resta stabile. Questo è uno dei punti chiave dell’analisi compiuta da IPSOS sulle elezioni comunali 2016 nei 7 capoluoghi di regione interessati dal voto: Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Cagliari.

Comparando le liste collegate a candidati sostenuti dal PD – quindi con riferimento specifico alle percentuali del 1° turno di amministrative, dove c’era la possibilità di esprimere il voto alle liste – ed effettuando un parallelo con quelle che nel 2013 avevano sostenuto Bersani, nel risultato aggregato dei 7 capoluoghi il blocco dem perde 2 punti, mostrandosi particolarmente in sofferenza a Roma, Napoli e Bologna – dove perde tra i 6 ed i 7 punti – ma guadagnando a Milano, Torino e soprattutto Cagliari (+16%). Stabile è invece il M5S (appena +0.2%), con un picco positivo a Roma (8.1%) ma risultati molto negativi a Trieste, Napoli e Cagliari (dove segna addirittura un -18%). Oltre a Trieste – unico capoluogo conquistato – il centrodestra va paradossalmente bene anche a Torino (nonostante la frammentazione in più liste), Milano e Cagliari, facendo registrare un 4.5% come risultato aggregato dei 7 capoluoghi.
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Minori sono le oscillazioni per i due blocchi tradizionali nei comuni superiori – cioè non capoluoghi di regione ma superiori a 15 mila abitanti – con guadagni inferiori al punto percentuali. Peggio va al M5S – nonostante abbia poi conquistato 19 ballottaggi su 20 – che nel voto di lista (quindi, ripetiamo: relativo al 1° turno di amministrative) fa segnare un -8.2% rispetto al 2013. Tenendo conto però solo dei comuni superiori in cui erano presenti tutti e 3 gli schieramenti, il dato cambia, con un PD stabile, un maggior incremento per il centrodestra (+4.2%) ed una perdita dimezzata per il M5S (-4.2%).

Elezioni comunali 2016: l’analisi del voto nelle grandi città

Focalizzando l’attenzione sulle grandi città al voto, uno dei dati più interessanti di Milano è la dispersione del voto M5S, con Gianluca Corrado che non sembra essere stato in grado di fornire un’offerta appetibile. A votarlo è stato poco più di 1/4 dell’elettorato M5S del 2013.

elezioni comunali milano analisi voto ipsosPer quanto riguarda invece il voto per quartieri, Sala ha prevalso in 15 su 20, con particolare forza nelle zone 5 (Porta Ticinese, Porta Genova) ed 11 (Città Studi, Argonne). Sul piano sociodemografico, Sala ha prevalso tra gli under 25 e gli over 45, trovando terreno fertile in particolar modo tra studenti, pensionati, impiegati ed insegnanti. Maggiore appeal ha invece riscontrato Parisi tra casalinghe, disoccupati e lavoratori autonomi.

Interessante è anche notare il riposizionamento degli elettori tra 1° e 2° turno. Se Parisi sembra aver effettuato un miglior lavoro sul proprio elettorato – riportando alle urne il 95.4% degli elettori del 1° turno, 4 punti in più rispetto a Sala – il candidato dem ha particolarmente beneficiato del riposizionamento degli elettori di Rizzo e Cappato, mentre la piccola fetta di elettori M5S che non ha disertato le urne si è distribuita in maniera omogenea su entrambi i candidati.

elezioni comunali milano analisi voto ipsosPer quanto riguarda Roma, Virginia Raggi conquista tutte le aree, esclusi i quartieri situati nel cuore del centro storico capitolino. Sul piano sociodemografico, Giachetti tiene soltanto tra i pensionati over 65 e i cittadini più “praticanti” sul piano religioso. Da segnalare il particolare appeal della Raggi anche nell’area più a sinistra del PD, dalla quale al 1° turno ha ottenuto quasi il doppio dei voti di Giachetti.

elezioni comunali roma analisi voto ipsosIl dato forse più interessante riguarda però Torino, con Chiara Appendino capace di riportare alle urne al ballottaggio pressoché la totalità dei sostenitori del 1° turno, a differenza di Piero Fassino (fermatosi al 96.8%). Inoltre, la Appendino al ballottaggio ha potuto beneficiare del sostegno dei sostenitori di Morano (Lega) ma soprattutto Napoli (FI) e Rosso (moderati), mentre solo metà dell’elettorato di Airaudo (SEL) si è riorientato su Fassino.

elezioni comunali torino analisi voto ipsosIn particolar modo la Appendino ha sfondato tra lavoratori autonomi e disoccupati, mentre Fassino ha tenuto tra casalinghe, pensionati e religiosi praticanti (area in cui però la candidata M5S ha operato un +10% rispetto al primo turno).

(immagini tratte da IPSOS; clicca qui per visualizzare l’analisi completa)

 

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