Risultati Quiz Regno Unito: le risposte che molti hanno sbagliato

Pubblicato il 14 Agosto 2016 alle 19:09 Autore: Piotr Zygulski
Regno Unito Gran Bretagna Inghilterra Bandiera Union Jack

Risultati Quiz Regno Unito: le risposte che molti hanno sbagliato

Il quiz di Termometro Politico sulla conoscenza del Regno Unito è stato completato da 1153 visitatori unici tra il 17 giugno e il 13 agosto 2016, nel periodo a cavallo della “Brexit“.

Esso era articolato in 15 quesiti; le risposte corrette sono state in media 8,72 (deviazione standard 2,36), cioè il 58,14%. Avendo posto la sufficienza a 9 risposte corrette su 15, possiamo dire che 614 utenti (il 53,25%) hanno superato tale soglia.

Di seguito la distribuzione (istogramma verde) della percentuale di risposte corrette (asse orizzontale), confrontata con una distribuzione casuale (tratteggiata); se si fosse risposto a caso, meno del 3% avrebbe superato la sufficienza. 10 persone (circa l’1% dei rispondenti) hanno risposto correttamente a tutte e 15 le domande poste, totalizzando quindi il 100% di risposte giuste. C’è stato un utente che ha risposto correttamente ad appena un quesito, ma nessuno ha sbagliato tutto quanto.

Numero risposte corrette quiz regno unito, in questo istogramma si confrontano le risposte con la linea tratteggiata di una distribuzione casuale normale

La parte più interessante invece riguarda quali domande sono state sbagliate più frequentemente, che abbiamo estrapolato esaminando un sottocampione di 50 rispondenti rappresentativi degli utenti. Andiamo per ordine.

Risultati Quiz Regno Unito: più di un rispondente su 3 ha sottostimato il numero di abitanti

Il primo quesito riguardava la popolazione del Regno Unito, stimata correttamente in 65 milioni dal 56% dei rispondenti; chi ha risposto in modo errato nel 36% dei casi ha sottostimato tale dato di dieci milioni.

Tutti sanno che Belfast è la capitale dell’Irlanda del Nord, nota anche la bandiera del Galles

Il secondo quesito è stato azzeccato dalla quasi totalità dei rispondenti, riguardava il nome della capitale dell’Irlanda del Nord: Belfast. In larga parte risposte corrette anche per il terzo quesito sulla bandiera del Galles: l’84% sapeva che si tratta del dragone rosso su campo verde e bianco.

Con il quesito 4 calano drasticamente le risposte corrette, ferme al 46%: sono coloro che sanno che la Scozia, pur essendo estesa per il 16% del territorio del Regno Unito, rappresenta l’8% della sua popolazione, in quanto meno densamente abitata rispetto, ad esempio, all’Inghilterra; la maggior parte dei rispondenti pensava invece che fossero una quota più ampia.

Risultati Quiz Regno Unito: i quesiti sull’economia e sulla sovranità della Regina

Sul quinto quesito solo uno su due ha risposto giusto, e si trattava del PIL del Regno Unito, pari a 2.800 miliardi di dollari; chi ha risposto in modo errato si è diviso quasi equamente tra chi lo sottostimava (risposta A) e chi lo sovrastimava (risposta C).

Il 58% ha risposto correttamente al sesto quesito, indicando nell’isola francese di Riunione il territorio ove la regina Elisabetta II non è capo di Stato; Ella invece lo è in Canada,escluso erroneamente dal 22%, e alle Bahamas, escluse da un altro 20%.

Il settimo quesito riguardava i paesi verso i quali il Regno Unito esporta una quota maggiore di beni e servizi: si tratta di Stati Uniti d’America, Germania, Paesi Bassi, selezionati correttamente da più di due rispondenti su tre. Molti meno (46%) invece quelli che nell’ottavo quesito sapevano che l’Italia esporta nel Regno Unito più del doppio rispetto a quanto invece importa da Oltremanica.

Che il Regno Unito è entrato nella CEE nel 1973 era cosa nota al 64% dei rispondenti.

Risultati Quiz Regno Unito: in pochi sanno che gli anglicani sono una minoranza

Nel 10° quesito invece si sono consumati moltissimi errori: appena il 20% sapeva che il British Social Attitudes Survey del 2015 ha stimato nel 17% degli abitanti del Regno Unito quelli che professano la fede anglicana. La maggior parte dei rispondenti ha selezionato la risposta C, che indicava erroneamente presente ancora una maggioranza anglicana.

Risultati migliori (54% di risposte giuste) a proposito del primo articolo della “Costituzione del Regno Unito“, inesistente in quanto non è mai stato redatto un testo costituzionale unitario, pertanto nessuno dei due testi proposti costituivano il “primo articolo”; anzi, la risposta B, scelta da un terzo delle persone, era il testo della Costituzione Francese. Invece un’amplissima maggioranza del 94% degli utenti ha selezionato il nome di Sadiq Khan; chi ha sbagliato in genere era fermo al precedente Boris Johnson.

Scende al 60% il numero di persone che conoscevano il cambio della sterlina con l’euro al 17 giugno 2016, ossia prima della Brexit. Una sterlina equivaleva a 1,27€ (ad oggi si è ulteriormente indebolita sino a 1,15€); l’opzione A era l’inverso, ossia 0,79€, che presupporrebbe una sterlina molto debole, mentre un 28% pensava invece ad un cambio forte pari a 1,45€ (sfiorato ma molti mesi fa).

Al quesito 14 sul colore del governo di Cameron, solo il 54% sapeva che si tratta di un governo esclusivamente composto dai Conservatori, mentre un 44% (opzione B) pensava che ci fossero anche i liberaldemocratici in coalizione, cosa che effettivamente avvenne ma solo tra il 2010 e il 2015. Con le elezioni del 2015 i Conservatori hanno ottenuto un numero sufficiente di seggi per poter governare senza dover stringere alleanze esterne.

Risultati Quiz Regno Unito: italiani ignari della crescita del PIL britannico

Infine, l’ultimo quesito riguardava la crescita PIL nel Regno Unito nel 2015, che ha avuto una buona performance del +2,2%. Meno di un utente su 4 era a conoscenza di questo dato, mentre la maggior parte dei rispondenti aveva stimato un cauto 1,1% (opzione B) oppure un piccolissimo 0,3% (opzione A, scelta dal 20% dei rispondenti)

Percentuale risposte corrette per quesito quiz regno unito grafico

 

L'autore: Piotr Zygulski

Piotr Zygulski (Genova, 1993) è giornalista pubblicista. È autore di monografie sui pensatori post-marxisti Costanzo Preve e Gianfranco La Grassa, oltre a pubblicazioni in ambito teologico. Nel 2016 si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Genova, proseguendo gli studi magistrali in Filosofia all'Università di Perugia e all'Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), discutendo una tesi su una lettura trinitaria dell'attualismo di Giovanni Gentile. Attualmente è dottorando all'Istituto Universitario Sophia in Escatologia, con uno sguardo sulla teologia islamica sciita, in collaborazione con il Risalat Institute di Qom, in Iran. Dal 2016 dirige la rivista di dibattito ecclesiale Nipoti di Maritain. Interessato da sempre alla politica e ai suoi rapporti con l’economia e con la filosofia, fa parte di Termometro Politico dal 2014, specializzandosi in sistemi elettorali, modellizzazione dello spazio politico e analisi sondaggi.
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