Consulenza politica, Matteo Spigolon ci spiega come opera la sua Fabbrica

Pubblicato il 29 Agosto 2016 alle 08:00 Autore: Gianni Balduzzi
consulenza politica, logo di Fabbrica Politica

Consulenza politica, Matteo Spigolon ci spiega come opera la sua Fabbrica

Con elezioni ormai molto incentrate sul candidato, un’appartenenza politica ormai molto liquida, le campagne elettorali sono sempre meno scontate, ed è sempre più fondamentale riuscire a convincere gruppi di elettori indecisi che non hanno un partito di riferimento fisso.

Anche per questo assumono sempre più importanza le aziende di consulenza politica.

Abbiamo incontrato,  a quasi un anno di distanza dalla prima intervista, Matteo Spigolon, ideatore di Fabbrica Politica.

L’azienda, nata in Veneto, dove Spigolon ha anche avuto una breve esperienza politica, ha avuto e ha clienti un po’ in tutta Italia, tranne che in poche regioni del Sud

consulenza politica campagna elettorale, foto di Matteo Spigolon

Consulenza politica, l’importanza del brand e della partenza precoce

Per Spigolon la campagna elettorale è essenzialmente un’azione di marketing, che deve essere fatta in modo preciso, professionale, mirata, come avviene del resto nelle aziende tradizionali.

Non a caso ha da poco pubblicato un libro, “le 100 leggi del marketing politico”, in cui vengono sottolineati alcuni punti che sono del resto ciò che caratterizzano Fabbrica Politica rispetto ad altre aziende di consulenza politica.

Spigolon ci tiene a specificarli: la pianificazione delle campagne elettorali deve partire con grande anticipo rispetto a quanto avviene finora, almeno 6 mesi, meglio 1 anno prima.

Capita che Fabbrica Politica rifiuti clienti che si rivolgono ad essa solo pochi mesi prima delle elezioni, quando è difficile ormai impostare la creazione di un brand riconoscibile, un posizionamento chiaro, un’azione efficace.

Si deve partire in anticipo come ha fatto uno dei protagonisti, per Spigolon, di una delle strategie più efficaci negli ultimi anni, ovvero Barack Obama nel 2008, che aveva iniziato alcuni anni prima, dall’elezione a senatore nel 2004, la propria corsa verso la Casa Bianca, creando, grazie anche alla presenza dello spin doctor David Axelrod, l’immagine di outsider e di game-changer capace di rendere realtà un sogno di cambiamento.

consulenza politica, immagine di Obama con bandiera dietro

E’ proprio la creazione di un’immagine, la costruzione di un brand riconoscibile, infatti, l’altro tratto distintivo di Fabbrica Politica, l’azione principale che viene messa in atto durante la consulenza.

Se probabilmente nella politica di decenni fa era tutto più automatico, i confini ideologici erano chiari, tanto che il partito contava più del candidato, che a sua volta già da subito poteva essere bene identificato con un preciso posizionamento sull’arco politico, ora è tutto più liquido, come ultimamente si ama dire, e la maggiore attenzione alla persona del candidato, come negli USA, e la morte delle ideologie rendono indispensabile per il candidato sindaco, o presidente regionale, o parlamentare, definire subito un proprio posizionamento riconoscibile davanti agli elettori, creare un brand che l’elettore abbia in mente proprio perchè chiaro e ben definito.

Questa è un’operazione molto delicata, che richiede un attento monitoraggio, come ci spiega Spigolon, con verifiche che devono avvenire durante la campagna elettorale, non solo dopo, ex-post.

Come in un progetto di costruzione la fase di monitoring deve essere contemporanea a quella principale.

Consulenza politica, l’arma a doppio taglio dei social network

Questa dedizione e meticolosità sono ancora più necessari per l’avvento dei social network, che in tempo pressochè reale riportano ogni posizione, dichiarazione, gaffe, di un candidato.

Ogni opinione, espressa anche in un contesto completamente informale, o magari in un incontro con un segmento ridotto e specifico di elettori, viene riprodotta e giunge a tutto l’elettorato.

Se il messaggio contenuto non è coerente con il brand e il posizionamento che si è voluto comunicare, i danni sono moltiplicati n volte rispetto a quanto poteva accadere nell’epoca pre-social network.

Ancora peggio se un posizionamento chiaro non c’è.

Di fatto si assiste a un’amplificazione di ogni gesto e parola del candidato, spesso a una distorsione, e in caso di gaffe o errore, vi è un’amplificazione di quest’ultimo.

Diventa ancora più imperativo avere un messaggio coerente, e un’immagine chiara.

Per questo il crescente ricorso a professionisti della consulenza politica.

Fabbrica Politica ha avuto come clienti esponenti di quasi tutti i partiti, tranne Movimento 5 Stelle e SEL, a ogni livello, anche ex componenti del governo. La riservatezza è assoluta, non ci è stato svelato il nome dei clienti più importanti. Anche questo fa parte della professionalità garantita.

 

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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