Dove si fuma di più in Europa tra i minorenni? L’Italia ai primi posti – le infografiche

Pubblicato il 29 Settembre 2016 alle 17:04 Autore: Gianni Balduzzi
dove si fuma di più, mappa dell'Europa

Dove si fuma di più in Europa tra i minorenni? L’Italia ai primi posti – le infografiche

Il report dell’ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs) è recentissimo, e infatti si riferisce a dati del 2015, i primi dal 2011, che analizzano l’utilizzo di droghe e altre sostanze che portano alla dipendenza da parte dei più giovani, studenti delle superiori, in media di 16 anni di età, in tutta Europa.

Se ne è parlato sui media, si è sottolineato come l’Italia sia tra i Paesi che ha meno fatto progressi nella diminuzione del consumo in particolare di sigarette, ma vediamo meglio i dati con le nostre infografiche.

Dove si fuma di più? Peggiori i dati italiani considerando il consumo continuo – infografiche

Sono stati analizzati sia il consumo occasionale, ovvero se almeno una volta nella vita si è provata una sigaretta, sia quello più o meno continuativo.

Se all’estero, soprattutto all’Est Europa, vi sono più ragazzi che provano il tabacco almeno una volta, ed è il caso dei Paesi Baltici, di Repubblica Ceca e Slovacchia, l’Italia non viene battuta da nessuno nel consumo frequente, ovvero quello avvenuto negli ultimi 30 giorni. Il 37% dei sedicenni italiani infatti ha fumato nell’ultimo mese prima della rilevazione.

Contro il 33% di Croazia e Bulgaria, seconde, il 30 e 31% di Repubblica Ceca e Slovacchia. Si scende poi man mano, al 26% della Francia, il 22% della Spagna, fino al 13% di Irlanda e Svezia e al 10% della Norvegia.

Mancano purtroppo i dati per la Germania e il Regno Unito

Dove si fuma di più? Tra le ragazze l’Italia stacca tutti – infografiche

E’ importante in questo tipo di statistiche distinguere tra uomini e donne.

E’ importante anche perchè l’Italia spicca all’interno dell’Europa soprattutto per le ragazze.

Tra gli uomini molti Paesi ci superano, quanto a percentuale di sedicenni che fumano, nel segmento dei fumatori una tantum, in particolare all’Est, ma se si passa a quelli assidui siamo primi con il 35%, a 5 punti di distanza dai secondi, ed è doppia la proporzione di maschi adolescenti dipendenti dalla nicotina rispetto al Nord Europa, Danimarca, Svezia e Norvegia

E però la situazione è ancora più tragica se si pensa alle donne. Le adolescenti italiane non solo sono agli stessi livelli dei Paesi primi in classifica, anche qui dell’Est, quando si parla di consumo occasionale, ma staccano tutti gli altri Paesi se passa al consumo assiduo. Fuma regolarmente il 40% delle ragazze italiane, contro il 37% delle bulgare, il 32% delle ceche, il 34% delle slovacche, il 28% delle francesi, solo il 14% delle svedesi.

Saranno da indagare le cause di questi dati molto negativi, che rischiano di far pagare il conto tra molti anni: già ora stanno aumentando le donne malate di tumore al polmone, malattia che è in calo tra gli uomini. Siamo stati tra i primi a introdurre divieti sul fumo, ma pare che qualcosa non abbia funzionato

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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