Trump presidente, come saranno i rapporti con l’Europa

Pubblicato il 10 Novembre 2016 alle 18:33 Autore: Andrea Turco
Donald Trump presidente

Trump presidente, come saranno i rapporti con l’Europa

Dopo che Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti d’America, sono in molti nel Vecchio Continente ad interrogarsi su come evolveranno i rapporti tra Washington e Bruxelles. Le cancelliere europee hanno commentato con freddezza l’elezione del candidato repubblicano. “Si apre un periodo di incertezza” ha detto il presidente francese Hollande, mentre da Berlino il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier ha fatto sapere che “nulla diventerà più semplice, molte cose diventeranno più difficili”.  Matteo Renzi, unico leader ad aver appoggiato pubblicamente la sconfitta di Hillary Clinton, se l’è cavata con una dichiarazione diplomatica: “rispettiamo il voto degli americani, collaboreremo con Trump”.

Trump presidente, l’opinione di Avvenire

Gli europei temono la politica isolazionista ventilata dal magnate americano in campagna elettorale. Ma è davvero così? Secondo Avvenire no.

È soprattutto sulla politica estera che si appuntano le preoccupazioni degli alleati, degli amici e degli avversari. Eppure, al di là dei toni, alcune delle misure che propone non sono poi così bizzarre. Non intende portare avanti il TTIP: ma perché forse la signora Merkel o Francois Hollande intendono farlo (se non dopo consistenti modifiche)? Chiede un approccio diverso, meno confrontational con la Russia: ma non è la stessa cosa chiesta da Renzi all’ultimo vertice europeo? Vuole erigere un “muro” al confine del Messico: ma già c’è. Intende ridurre l’impegno militare americano in Medio Oriente, e ripartire in maniera diversa il fardello della difesa comune all’interno dell’Alleanza Atlantica: ma il primo non costituì un punto qualificante della piattaforma del primo mandato di Obama? E il secondo non è forse un tema ricorrente di qualunque presidente americano negli ultimi 25 anni? Tutto ciò non significa assolutamente che non si debba guardare con attenzione ai primi passi che Trump muoverà in una terra per lui incognita. Ma quantomeno offrirgli il beneficio del dubbio, quello sì.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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