Elezioni Bulgaria e Moldavia: vincono i filo-russi

Pubblicato il 14 Novembre 2016 alle 13:57 Autore: Alessandro Faggiano
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Elezioni Bulgaria e Moldavia: vincono i filo-russi

Dopo la vittoria di Trump negli USA, candidato favorevole alla Russia di Putin, arrivano altre due vittorie importanti per gli interessi di Mosca. Nella giornata di ieri si sono tenute le elezioni in Bulgaria e in Moldavia (qui al secondo turno). In ambo i casi, la vittoria dei candidati filo-russi è stata netta.

Elezioni Bulgaria: presidenza a Radev e primo ministro Borissov rassegna le dimissioni

In Bulgaria si votava per la presidenza. Un incarico più che altro simbolico, rispetto alla carica di Primo Ministro. Ma ciò non toglie l’importanza politica di questo voto a favore dell’ex-generale Radev. Di fatti, il primo ministro bulgaro, Bojko Borissov, ha rassegnato immediatamente le dimissioni. La sconfitta politica è stata troppo netta per poter soprassedere. Borissov ha vinto – secondo dati ancora non del tutto ufficiali – con un 58% sulla sua avversaria filo-europea. Una forbice che conferma il cambio del vento a Sofia. Borissov promette che lavorerà “per una Bulgaria stabile e prospera.” Pesa la crisi economica e politica, che gravava sulle spalle dei cittadini da troppo tempo. Le sanzioni UE alla Russia (partner fondamentale della Bulgaria) non ha fatto altro che rafforzare il sentimento anti-europeista e optare per un riavvicinamento agli ex-sovietici.

Elezioni Moldavia: nessuna sorpresa al ballottaggio. Vince il candidato filorusso Dodon

Per poco, molto poco, Dodon non vinse le elezioni al primo turno. Nella prima tornata elettorale si avvicinò al 50%+1 dei voti, ma non lo raggiunse. Il distacco dal secondo candidato era, però, troppo amplio. Igor Dodon sarà il nuovo capo di Stato moldavo. Vince con una percentuale vicina a quella del bulgaro Radev (i dati lo pongono al 57%) e sconfigge agilmente la filo-europea Maia Sandu (43%). La Moldavia, anch’essa facente parte dell’ex-blocco sovietico, “ritorna” nell’orbita della Madre Patria. La situazione moldava rimane esplosiva. Il contenzioso con la Romania (aderente alla NATO) e la presenza di truppe russe sul territorio è una bomba ad orologeria. La Moldavia può rappresentare il terreno di scontro del futuro più prossimo.

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USA, Bulgaria e Moldavia: 3 vittorie indirette per Putin

Nel giro di una settimana, il leader russo Vladimir Putin consegue un filotto di importanti vittorie, seppur indirette. La più importante, ovviamente, riguarda l’elezione di Donald Trump come 45esimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Il tycoon si è professato grande estimatore di Putin, e questi sembra rispettare la sua controparte occidentale. Mentre le istituzioni europee vivono una intensa crisi di legittimità, l’autoritarismo di Putin sembra sempre più di tendenza. Con Bulgaria e Moldavia schierate dalla parte dell’ex agente del KGB, la tensione con l’Europa può continuare a crescere pericolosamente.

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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