Brasile di nuovo in crisi. Stavolta è Temer a rischiare l’impeachment

Pubblicato il 29 Novembre 2016 alle 13:40 Autore: Alessandro Faggiano
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Brasile di nuovo in crisi. Stavolta è Temer a rischiare l’impeachment

Il governo di Michel Temer non è nato sotto una buona stella. L’esponente centrista non è passato per la legittimazione popolare. Temer ha sostituito Dilma Rousseff dopo la finalizzazione del processo di impeachement. Senza la forza derivata dalla volontà espressa nelle urne, Temer non è riuscito a conquistarsi le simpatie del popolo brasiliano. Le politiche di austerity e di contenimento della spesa pubblica hanno provocato una serie di reazioni e proteste popolari. Nel corso di questi mesi, Temer ha cercato di portare avanti una politica sostanzialmente conservatrice. Oltre allo scarso gradimento nei confronti del Presidente, si sono aggiunte una serie di scandali che hanno colpito la squadra di governo.

Brasile: dimissioni in serie per i ministri di Temer. Fa da sfondo uno scandalo per concessioni edilizie

Circa una settimana fa sono giunte le dimissioni del Ministro alla cultura, Marcelo Calero. L’abbandono di Calero è strettamente relazionato con le vicissitudini di un altro ministro (incaricato delle relazioni con il Congresso), Viera Lima. Quest’ultimo avrebbe cercato di fare pressione su Calero affinchè approvasse la costruzione di un edificio (con appartamenti di lusso) in una zona protetta di Salvador de Bahía. Calero potrebbe aver ricevuto pressioni dallo stesso presidente Temer, forzando l’avallo del progetto. Lo stesso ministro dimissionario potrebbe aver registrato la conversazione incriminata con il Presidente. Temer rischia l’impeachment come Dilma, seppur per ragioni diamentralmente opposte.

Brasile: continuano le proteste in piazza e Temer prova a correre ai ripari, mentre il Parlamento approverà un piano di austerity per i prossimi 20 anni

Le manifestazioni in piazza non si placano, Sao Paulo continua a vivere giorni concitati. Nella giornata odierna si voterà sulla principale riforma voluta da Temer: l’introduzione in Costituzione del tetto alla spesa pubblica. Un emendamento che limiterà la libertà di politica fiscale per 20 anni. L’opposizione chiama a raccolta le forze popolari per manifestare contro il presidente Temer. Il leader del PMDB, nonostante la scarsa popolarità e la precaria posizione istituzionale, può conseguire la sua maggior vittoria dal giorno dell’insediamento.

 

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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