Governo Gentiloni, la rottura strategica con Verdini

Pubblicato il 13 Dicembre 2016 alle 14:58 Autore: Andrea Turco
governo gentiloni stretta di mano tra renzi e verdini

Governo Gentiloni, la rottura strategica con Verdini

Il vero campo di prova per il governo Gentiloni sarà il Senato. Lì la maggioranza di governo potrà contare solo sui senatori di Pd, Ncd 15 delle Autonomie e 9 tra gruppo Misto e Gal. Più 4 dei 5 senatori a vita (Monti dovrebbe votare no alla fiducia). In tutto 169 senatori. Otto in più rispetto alla soglia minima di maggioranza fissata a 161.

Governo Gentiloni, Ala si sfila

Numeri molto più risicati rispetto alla maggioranza renziana. Il motivo è semplice. Il premier incaricato ha deciso di escludere Ala dalla compagine governativa. Smacco che ha portato Verdini e Zanetti ad annunciare la sfiducia al nuovo governo.

Come ha spiegato il verdiniano D’Anna, in un’intervista a Radio Cusano Campus, Gentiloni  “ha un margine talmente esiguo al Senato, con la sinistra dem che vuole discutere provvedimento su provvedimento. Con i nostri 18 voti sarebbe stato tranquillo, oggi invece non può farlo”.

Governo Gentiloni, dietro la rottura c’è la mano di Renzi?

Ma chi ha deciso di escludere i verdiniani da Ala soprattutto alla luce della loro importanza in termini numerici? I retroscenisti parlano di una decisione presa al Nazareno dallo stesso Renzi che vorrebbe andare alle urne al più presto (avrebbe già indicato la data, il 4 giugno) ed escludendo Verdini dal governo si accattiverebbe le simpatie degli elettori di sinistra. Altri invece, imputano la scelta al neo premier Gentiloni che avrebbe verificato i numeri al Senato prima di prendere questa decisione

Altero Matteoli avvalla la prima ipotesi. “Chi non conosce il rapporto che c’è tra Renzie Denis non può capire. Non mi stupirei se il primo abbiamo lasciato che la minoranza del Pd alzasse le barricate contro Verdini, consegnando a Gentiloni una maggioranza fragile, così da puntare al voto presto – spiega l’ex ministro forzista al Corriere – E non mi meraviglierei se Verdini avesse assecondato Renzi nel gioco. Tanto Denis nemmeno si ricandida”.

Tesi, quest’ultima, condivisa anche da Paola Taverna, senatrice del M5S. “Ci prendono per i fondelli – dice a Radio Cusano Campus – Verdini sta facendo tutta questa storia perché altrimenti la minoranza Dem se lo avessero portato direttamente in maggioranza  avrebbe dovuto continuare a fare il suo alito di finta indignazione e invece così sono tutti belli concordi con Gentiloni. Vedrete che Verdini all’occorrenza ci sarà”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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