Governo Gentiloni, Sgarbi attacca Alfano: “Assoluta nullità”

Pubblicato il 14 Dicembre 2016 alle 19:33 Autore: Ilaria Porrone
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Sgarbi contro Angelino Alfano: prosegue il duello a distanza tra il critico d’arte e il neo ministro degli esteri del governo di Paolo Gentiloni. Vittorio Sgarbi, intervenuto su Radio Cusano Campus, la radio dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, ha criticato duramente il governo e il ministro Alfano.

Sgarbi: “Alfano è una nullità”

Nel corso del programma ECG, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, Vittorio Sgarbi ha detto la sua sul nuovo esecutivo: “questo è un governo incommentabile, è un governo Renzi senza Renzi. Che rischia di perdere la fiducia da un momento all’altro” – ma le critiche più pesanti sono riservate al titolare degli Esteri: “Alfano agli esteri? Ottimo, così è fuori . Non è un pericolo per l’Italia perché non avendo alcuna idea in zucca non può essere neanche dannoso. Ho pensato che siccome non si può dire niente di peggio rispetto ad Alfano, da oggi in poi invece di dire capra dirò ‘Alfano’. Quando vorrò mandare a fare in culo qualcuno, dirò Alfano. Alfano! Alfano! Alfano!. Una indicazione di assoluta nullità. Se avessero provato a non dare ad Alfano quel Ministero degli Esteri non avrebbe dato i suoi voti. Alfano è un ricattatore, il metodo Alfano è ricattatorio e intimidatorio, politicamente parlando”.

Un governo che secondo Vittorio Sgarbi non piace neanche allo stesso ex premier, il critico ha svelato alcuni ‘retroscena’: “ho parlato con Renzi. Mi ha detto che siccome non hanno deciso quello che lui avrebbe voluto, come io gli suggerivo, e cioè un governo tutto nuovo, non capiva perché avrebbe dovuto togliere solo i suoi, visto che tutti hanno confermato i loro” – giudizi positivi solo su il neo sottosegretario Maria Elena Boschi: “comunque ogni cosa che fa la Boschi per me va guardata con ammirazione e particolare attenzione”.

Sui possibili scenari politici futuri, Sgarbi ha anticipato: “Renzi comunque mi ha detto che il Governo è sbagliato, lo avrebbe voluto con figure diverse da quelle solite, ma lui annuncia di volere andare a votare entro quattro o cinque mesi. Spero che ci riesca e credo che questo governo fotocopia serva solamente a tenergli le mani libere come persona che si candiderà ma ad avere in fondo un Governo che è come se fosse il suo Governo in prorogatio. E’ riuscito ad ottenere di essere libero individualmente ma avendo il Governo di prima”.

L'autore: Ilaria Porrone

Classe 1987, vive a Roma. Laureata in Relazioni Internazionali presso l’Università di Roma Tre. Appassionata di storia e comunicazione politica, nel tempo libero è una volontaria della ONG Emergency. Collabora con Termometro Politico dal 2014. Su twitter è @IlariaPorrone
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