Juve, svolta Berardi

Pubblicato il 18 Giugno 2014 alle 10:38 Autore: Michele Palmiero

La nuova Juve di Antonio Conte vuole ripartire dall’estro di Domenico Berardi.
Dopo aver dominato in Italia per tre anni di fila la società bianconera ha dovuto fare i conti con la difficile trattativa per confermare sulla panchina dello Juventus Stadium l’allenatore Antonio Conte, artefice della rinascita juventina.
Il nodo che rischiava di far saltare la trattativa non riguardavo l’aspetto economico bensì tecnico: Conte voleva (e vuole) una squadra rinnovata negli uomini e nel modulo.
In questo contesto, tutt’altro che semplice, si inserisce il giovane Domenico Berardi, autore di una stagione stratosferica con il Sassuolo condita da 16 gol.
Berardi
A soli 20 anni l’esterno d’attacco nativo di Cariati, in provincia di Cosenza, riesce ad attirare l’attenzione dei media sportivi ed è additato come il simbolo del rinnovamento bianconero.
La trattativa con il Sassuolo, detentore della metà del cartellino, non si è rivelata affatto facile ma sembra esser giunta ad una svolta. Dopo essersi assicurato il sì del calciatore ora la Juve fa sul serio e conta di risolvere la comproprietà con gli emiliani nelle prossime ore.
Il punto focale del discorso riguarda le possibile contropartite tecniche da offrire ai neroverdi: Marrone non interessa, Zaza fa gola ma potrebbe essere utilizzato in altre trattative, Sorensen è l’affascinante alternativa, Peluso e Padoin infine rappresentano l’usato sicuro.
Con questi nomi Marotta spera di convincere il Sassuolo a cedere la metà di Berardi, consegnando così il ragazzo alle sapienti mani di Antonio Conte.
Il mister leccese, come noto, intende trovare un’alternativa valida all’ormai collaudato 3-5-2, vincente in Italia ma poco efficace in Europa.
Conte
Molti giornali nelle scorse settimane avevano avanzato l’ipotesi di un ritorno all’amato 4-2-4, modulo con cui Conte si sarebbe dovuto presentare a Vinovo salvo poi cambiare frettolosamente idea.
La sintesi ideale di due moduli tanto diversi appare dunque il 4-3-3, ma per cambiare pelle la Juventus ha bisogno di molti acquisti.
Per prima cosa vige la necessità di assicurarsi terzini rapidi e bravi nel crossare: l’olandese Janmaat è conteso da Napoli e da molti club europei, il vecchio pallino Kolarov ha appena rinnovato con il City, l’obiettivo più realizzabile al momento appare dunque Lulic, in virtù anche dell’ottimo rapporto che intercorre tra Lotito ed Agnelli.
A centrocampo tutto dipenderà dalla necessità o meno di dover compiere una cessione eccellente: in caso di addio di uno tra i vari Vidal, Pogba o Marchisio la Juve si getterebbe su obiettivi ormai noti come Guarin e Baselli.
La vera rivoluzione però riguarderà senza dubbio l’attacco. Pronti all’addio ci sono i vari Vucinic, Giovinco e Quagliarella, giocatori che fanno gola in Serie A e in Europa.
In attesa di conoscere le reali intenzioni del Barcellona nei confronti di Llorente la Juve però intende puntare sulle ali: Cerci può seguire in bianconero l’amico Ogbonna, Candreva piace molto ma Lotito non intende cederlo a meno di un’offerta irrinunciabile, Iturbe intriga ma risulta assai costoso.
L’unica certezza, al momento sembra riguardare Domenico Berardi: Conte vuole il giocatore, il ragazzo è pronto per il grande salto, resta solo da convincere il Sassuolo.