Brasile 2014, il Belgio nel segno di Platini e Qatar

Pubblicato il 20 Giugno 2014 alle 12:38 Autore: Calcio Finanza
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Chiunque con un occhio per queste cose avrebbe potuto notare quanto il Belgio abbia lavorato per avere la meglio sull’Algeria a Belo Horizonte e di certo avranno notato che il kit indossato dai Red Devils del calcio mondiale portava un logo sconosciuto. Una sorta di tappeto magico. Ciò è dovuto al fatto che la squadra di Marc Wilmots è una delle cinque squadre in questa Coppa del Mondo a non essere sponsorizzata da una delle big Nike, Adidas e Puma. Lo sponsor di Vincent Kompany e Co. è infatti la più piccola Burrda Sport.

Nato in Qatar

Come racconta Marie Gérard, il direttore responsabile, Burrda è un marchio creato nel 2007 dall’attuale emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani. “Burrda” e significa “tessuto” in arabo. E, una volta stabilito il collegamento con il Qatar, si può vedere come che nel logo faccia capolino il marrone e bianco della bandiera nazionale del Qatar. L’azienda è di proprietà della Qatar Sports Investments (QSI), un nome ben noto nel calcio europeo, dato che è proprietaria del Paris Saint-Germain, ma, come ci si potrebbe aspettare, Burrda non ha nulla a che fare con il club parigino.

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Il portfolio

Il suo portafoglio di squadre di calcio rimane decisamente limitato, tra cui, oltre a Belgio, troviamo la nazionale tunisina, l’Olympique Nizza e l’Al Sadd del Qatar. Burrda ha compiuto incursioni impressionanti in sport come il rugby legandosi a Northampton Saints, Llanelli Scarlets del Galles, Biarritz in Francia e il Jonny Wilkinson RC Toulon, vincitori della Heineken Cup, campionato europeo dello sport nelle ultime.due stagioni. Secondo Gérard, la possibilità di collaborare con il Belgio è arrivata nel 2010, un anno in cui il Belgio si è classificato 66o nel mondo, al di sotto del calibro di Macedonia e Lituania, non avendo disputato il mondiale. Con questo tipo di livello di prestazioni sarebbe giusto dire che i Red Devils non erano esattamente il team “più caldo” del calcio internazionale. Da allora, però, c’è stato un recupero spettacolare, innescato dalla maturazione della cosiddetta generazione d’oro e il team è arrivato fino alla quinta piazza.

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La famiglia Platini

Il dettaglio interessante di Burrda emerge quando Gérard dice che l’azienda ha un responsabile europeo. Laurent Platini, il figlio di Michel. Il presidente Uefa si è trovato nell’occhio del ciclone per la decisione della FIFA di assegnare la Coppa del Mondo 2022 proprio al Qatar, rivelando che egli era uno dei 14 del Comitato Esecutivo FIFA che hanno votato per lo stato del Golfo durante lo scrutinio segreto del dicembre 2010. Appena prima della Coppa del Mondo, Platini ha utilizzato il quotidiano sportivo francese L’Equipe per fare una difesa robusta e appassionata della sua condotta morale come presidente della UEFA, denunciando quello che secondo lui era un deliberata campagna per screditare lui e dire che, nonostante tutte le accuse sul Qatar, la decisione è stata quella giusta per il calcio. “Ho votato per il Qatar, al fine di dare al mondo arabo qualcosa che ha sempre desiderato da tempo. Il Golfo è un posto meraviglioso per vedere la Coppa del Mondo e per promuovere lo sviluppo del calcio. Siamo già stati negli Stati Uniti, così come in Corea e Giappone. E’ un nuovo approccio. Punto. Questa è l’unica ragione”. Platini è stato uno dei quattro membri del Exco che hanno votato per la la brillante candidatura congiunta Olanda-Belgio offerta per ospitare il torneo 2018, che è stato vinto dalla Russia. Dato che ora la nazionale belga avrà sulla maglia il logo della sua azienda non sarebbe certamente una sorpresa se Platini possa avere un debole per il Belgio nella Coppa del Mondo attualmente in svolgimento in Brasile.

In collaborazione con Calcio&Finanza