Mappe, come si divide l’Europa quanto a europeismo?

Pubblicato il 17 Maggio 2017 alle 12:50 Autore: Gianni Balduzzi
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Mappe, come si divide l’Europa quanto a europeismo?

Si tratta di una cartina particolare, realizzata da Cohesify.eu, diversa da altre mappe analoghe. Si tratta di un progetto finanziato dalla UE che mira a misurare l’impatto delle politiche di coesione europea.

Ovvero se e come la popolazione percepisce l’intervento dell’Unione Europea, in particolare laddove giungono i propri fondi. Se ad esempio l’impatto di questi è avvertito e muta di conseguenza l’atteggiamento verso la UE.

Così è stata costruita una mappa in cui si misura da un lato l’immagine che suscita la UE stessa. Positiva, negativa o neutrale. E poi l’attaccamento alla UE, se ci si sente affezionati o neutrali, indifferenti.

La combinazione delle risposte dà luogo a diversi tipi di atteggiamenti. Vi sono coloro che sono positivi tout court il 13,6%. Coloro che sono neutrali, la maggioranza, divisi però in neutrali ma affezionati, il 33,3% e neutrali indifferenti, il 21,9%. E poi coloro che hanno un sentiment negativo ma sono affezionati, il 21,7%. Sono di fatto coloro che sono per la UE ma non approvano l’attuale gestione. E poi i negativi e non affezionati, il 9,3%

Mappe, a Est i più positivi, Italia spaccata

Alcuni risultati non stupiscono. Il Sud della Gran Bretagna è negativa e indifferente. Positiva invece Londra, come è emerso dal voto per la Brexit. Forse vi è più sorpresa nel fatto che il resto dell’isola indica un attaccamento pur dando un giudizio negativo.

E’ lo stesso risultato che si scorge nel Nord della Svezia, in Bretagna, nel Centro Italia,in parte della Germania Est e dei Paesi Bassi. In gran parte si tratta di aree di sinistra, dove c’è sempre stato europeismo, ma in cui non è apprezzata l’attuale gestione liberista. In Italia si tratta delle aree in cui è più forte il PD per esempio.

Da notare invece il giudizio negativo in gran parte della Grecia, non sorprendentemente; ma anche in Turingia e ad Amburgo, e poi nell’Austria centrale, dove prevale la FPO.

Il resto d’Italia è neutrale-neutrale, mostrando una sorta di indifferenza e tiepidezza nei confronti della UE. E’ l’atteggiamento prevalente anche in Andalusia, Irlanda, Portogallo, parte della Finlandia, della Danimarca e dell’Est della Germania.

In Germania però prevale l’affezione verso la UE, pur affiancato a un giudizio neutrale sull’attuale gestione. E’ la risposta più frequente in generale, prevalente anche in Francia, Spagna, Sud della Svezia, Lettonia, Copenhagen.

Ma dove è allora il giudizio interamente positivo? Si deve andare a Est, in Polonia, Romania, parte dell’Ungheria. Si tratta delle aree che ricevono più finanziamenti dalla UE. E l’idea di Cohesify appare confermata. Sono Paesi in cui spesso ci sono pulsioni euroscettiche, soprattutto quando si parla di immigrazione. E però che non possono fare a meno dell’Europa, e lo sanno.

 

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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