Fini ammette le colpe “Ho sbagliato” e riparte da Roma per “l’idea di destra che non c’è”

Pubblicato il 28 Giugno 2014 alle 11:56 Autore: Giuseppe Spadaro
gianfranco fini, elezioni francia

Riparte dal Palazzo dei Congressi di Roma l’avventura politica di Gianfranco Fini. Dopo l’infelice esperienza di Futuro e Libertà seguita da un periodo sabbatico Fini ha deciso di rientrare nell’agone politico. ‘Partecipa. L’Italia che vorresti. L’idea di destra che non c’è”. Somiglia ad una Leopolda di centrodestra la convention promossa a Roma da Fini.

Partiti da poco i lavori che si protrarrà per tutto il giorno con intervento conclusivo di colui che è stato leader di Alleanza Nazionale. Sono previsti interventi di personalità del mondo della società civile, imprenditoriale e sociale.

fini ammette le colpe e lavora all idea della destra che non ce

Fini si è detto emozionato: “ho parlato in pubblico mille volte ma non sono mai stato emozionato come oggi”. Immaginando i commenti del giorno dopo Fini detta la linea “non ti curar di lor ma guarda e passa” dice a chi ascolta ed interverrà nel corso della giornata. Nomina Berlusconi e parla di “momenti difficili”. Ammette gli errori e afferma: “ho sbagliato, abbiamo sbagliato”. “Quello di An – continua l’ammissione Fini – è stato risultato catastrofico”

fini, partecipa italia che vorresti 28 giugno palazzo congressi roma

Nel suo ultimo intervento su Facebook Fini si è voluto rivolgere ai giovani: “Non mi è mai piaciuta l’espressione ‘largo ai giovani’ perché troppo spesso nasconde retorica e ipocrisia. Eppure se si ragiona sul futuro della destra politica e si cerca di elaborare un progetto per l’Italia di domani non c’è dubbio che è alle generazioni più giovani che bisogna rivolgersi in via prioritaria”. “È quindi per convinzione – le parole di Fini – e non per furbesca concessione al giovanilismo di maniera che vogliamo ‘investire’ sui nati a cavallo degli anni ottanta. E’ sufficiente ascoltarli per scoprire che i giovani sono oggi di certo preoccupati e a volte disorientati, ma tutt’altro che spenti e rassegnati”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →