Reddito di Inclusione: decreto legislativo in uscita, via a gennaio 2018

Pubblicato il 4 Agosto 2017 alle 15:08 Autore: Guglielmo Sano
reddito di inclusione

Reddito di Inclusione: decreto legislativo in uscita, via a gennaio 2018

Le Commissioni Lavoro di Camera e Senato hanno dato il via libera allo schema di decreto attuativo relativo al Reddito di Inclusione. Era stato approvato lo scorso 9 giugno in via preliminare dal Consiglio dei Ministri. Ora, la misura di contrasto alla povertà che aspetta solo il parere del governo per essere adottato definitivamente. Con tutta probabilità entrerà in vigore dal primo gennaio 2018.

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All’esecutivo prima toccherà esaminare le modifiche proposte dalle Commissioni. Innanzitutto, i parlamentari hanno proposto di superare alcune limitazioni previste per le famiglie con disoccupati. Si chiede di prevedere il riconoscimento del beneficio per quelle con almeno un senza lavoro di 55 o più anni a prescindere dal motivo della disoccupazione e dalla precedente occupazione. Attualmente il testo concede il reddito solo se il rapporto di lavoro termina per: scadenza del contratto; dimissioni; risoluzione consensuale.

Reddito di Inclusione: decreto legislativo in uscita, via a gennaio 2018

Il reddito di inclusione, però, non consisterà solo in un beneficio economico. Vorrebbe essere non solo uno strumento di attivazione lavorativa ma anche sociale, attraverso una serie di servizi specifici. Sarà rivolto ai nuclei familiari con figli disabili; alle donne in gravidanza; oltre che ai disoccupati ultra cinquantenni.

Inizialmente, lo stanziamento sarà di 2 miliardi di euro; ne è previsto un aumento progressivo nel corso del tempo. D’altra parte, in fase di prima attuazione, la famiglia del richiedente ne avrà diritto solo se il proprio ISEE non supera i 6mila euro e il valore del patrimonio immobiliare (esclusa l’abitazione) non sia superiore ai 20mila.

Il beneficio economico sarà erogato su 12 mesi per un valore compreso tra 190 euro (una sola persona) e i 490 euro circa (famiglia di 5 persone). La percezione della somma non è incompatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa: lo è con la fruizione di alcuni ammortizzatori sociali riguardanti la disoccupazione involontaria. Il REI potrà essere concesso per, al massimo, 18 mesi consecutivi. Dovranno passare almeno 6 mesi per richiederlo nuovamente.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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