Naspi 2017: modello sr163, quando inviarlo all’Inps

Pubblicato il 24 Agosto 2017 alle 13:45 Autore: Camilla Ferrandi
naspi 2017

Naspi 2017: modello sr163, quando inviarlo all’Inps

Il decreto legislativo n. 22 del 2015, uno dei provvedimenti del Jobs Act, introduceva il sussidio di disoccupazione Naspi (Nuova Assicurazione per l’Impiego). Erogato dall’INPS, possono farne domanda i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito un rapporto di lavoro in forma subordinata, nonché il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione.

La domanda di Naspi da parte degli aventi diritto deve essere presentata entro 68 giorni dalla conclusione del rapporto di lavoro che ha dato origine allo stato disoccupazione.

In caso di licenziamento per giusta causa, i 68 giorni per presentare la domanda decorrono dal trentesimo giorno successivo alla cessazione del rapporto.

Naspi 2017: chi può beneficiarne

Tra i sopra elencati, possono fruire della Naspi coloro che rientrano nei seguenti requisiti:

  • essere stati assunti con un contratto a tempo determinato o indeterminato;
  • essere in stato disoccupazione involontaria, oppure aver presentato dimissioni per giusta causa e in caso di fuoriuscita consensuale con il datore di lavoro;
  • aver maturato 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi;
  • aver accumulato almeno 30 giorni di lavoro nell’anno precedente.

Esclusi dalla Naspi, i dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato e i lavoratori agricoli.

Naspi 2017: le novità e le tempistiche

La legge di Stabilità 2017 mantiene il sussidio Naspi introducendo alcune novità. Due le principali.

In primis, i richiedenti Naspi potranno ottenere il sussidio se e solo se dimostrano una ricerca attiva di lavoro, attraverso strumenti e servizi messi a sua disposizione da parte dei Centri per l’Impiego di competenza. In caso di inadempimento, sono previste sanzioni pecuniarie.

Secondo, con la legge di Stabilità 2017 viene abolita l’indennità di mobilità, permanendo solo il sussidio Naspi rivolto a chi perde involontariamente il lavoro.

Per quanto riguarda le tempistiche per l’ottenimento dell’indennità, che rimangono invariate, questa verrà riconosciuta: a partire dall’ottavo giorno successivo alla cessazione, se la domanda è presentata entro otto giorni; dal primo giorno successivo alla domanda, se è presentata oltre il termine degli otto giorni.

Il sussidio di disoccupazione Naspi arriverà entro tre mesi dalla domanda. Accolta la richiesta da parte dell’INPS, l’Istituto invierà una lettera al richiedente alla quale succederà, entro due mesi, l’erogazione del primo assegno.

La Naspi sarà poi corrisposta mensilmente, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. Ai fini del calcolo della durata, non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni di disoccupazione. Anche nei casi in cui dette prestazioni siano state fruite in unica soluzione in forma anticipata.

Naspi 2017: come presentare domanda

Gli aventi diritto potranno presentare domanda all’INPS, esclusivamente in via telematica, entro sessantotto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, in una delle seguenti modalità:

WEB, direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo attraverso il portale dell’Istituto;

Enti di Patronato, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Contact center integrato INPS-INAIL, i numeri a disposizione sono 803164 da rete fissa e 06 164 164 da rete mobile.

Naspi 2017: modello sr163, quando inviarlo all’Inps

Nel compilare la domanda di disoccupazione Naspi, o qualunque altra prestazione a pagamento diretto dall’INPS, direttamente nell’area riservata del cittadino o tramite patronato, si dovrà scegliere come ricevere il pagamento tramite accredito o tramite pagamento direttamente alle Poste

Il modello sr163, scaricabile dal sito dell’INPS, dovrà essere compilato dal richiedente indicando:

dati anagrafici;

tipo di prestazione a cui si riferisice (es. Naspi);

modalità richiesta di pagamento, ovvero tramite ufficio postale o con accredito su c/c bancario o postale, libretto postale e carta prepagata con IBAN;

se il pagamento scelto sarà l’accredito su c/c bancario o postale, libretto postale e carta prepagata con IBAN si dovrà compilare anche la parte seguente, in cui va indicato l’IBAN.

Il documento va quindi stampato e portato in Banca o alle Poste dove un funzionario dovrà validare l’IBAN con firma e timbro.

A questo punto si può firmare e datare il modello sr163 che deve essere consegnato all’INPS competente o a mano o via mail o PEC.

Si possono trovare gli indirizzi email o PEC delle sedi territoriali dell’INPS direttamente sul portale www.inps.it a questo indirizzo: Sedi INPS.

L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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