Sondaggi politici TP: Israele e Russia sono le principali minacce per la pace nel mondo

Pubblicato il 20 Giugno 2025 alle 08:30
Aggiornato il: 27 Giugno 2025 alle 19:29
Autore: Alessandro Faggiano
Sondaggi politici TP: Israele e Russia sono le principali minacce per la pace nel mondo

Sondaggi politici TP: Israele e Russia sono le principali minacce per la pace nel mondo

Bentornati con il consueto sondaggio settimanale di Termometro Politico. Focus, inevitabile, sugli sviluppi in Medio Oriente, con l’attacco di Israele all’Iran e la risposta di Teheran su Tel Aviv. Nel frattempo, Trump valuta un intervento militare diretto a sostegno del principale alleato di zona. Uno scacchiere geopolitico sempre più turbolento, con tante pedine in gioco. Per cominciare, abbiamo chiesto quale sia il Paese che più di tutti mette a rischio la pace nel mondo. Partiamo da qui.

Sondaggi politici: Israele principale minaccia per la pace globale per oltre un italiano su tre

Abbiamo posto una serie di Paesi (più la UE) nel set di possibili risposte su chi costituisca il peggior pericolo per la pace nel mondo. Attualmente, per gli italiani, è Israele (34,9%) che spicca su tutte. A seguire, la Russia di Vladimir Putin (23,9%). Staccate, ma con un certo seguito, le opzioni di Iran (16,9%) e USA (11,3%). Un dato interessante riguarda la percentuale estremamente bassa della Cina (2,5%) e della Corea del Nord (0,9%), viste come principali minaccia da un numero esiguo di persone. Addirittura, il 4,2% pone l’UE in cima, come maggior pericolo. Estremamente residuale anche l’opzione di “altri Paesi”, segno che i principali attori, quelli decisivi, sono stati segnalati nel set.

Sondaggi politici TP: Israele e Russia sono le principali minacce per la pace nel mondo
Sondaggi politici TP: Israele e Russia sono le principali minacce per la pace nel mondo

Sondaggi politici TP: maggioranza italiani non giustifica attacco Israele all’Iran

Passiamo, ora, al focus sul conflitto tra Israele e Iran. Abbiamo chiesto se l’attacco israeliano sull’Iran sia giustificato. La maggioranza del campione dice di no: per il 39,5% “l’attacco è illegale. Israele, che commette crimini a Gaza e ha l’atomica, non ha diritto di sostenere che altri non possano averla”. Per un altro 19,5%, anche se l’Iran non può avere l’atomica, “si deve giungere all’obiettivo attraverso la diplomazia, in questo modo l’Iran passa per vittima”.

C’è anche un 29,4% degli italiani che invece sì giustifica l’attacco portato avanti da Tel Aviv affermando che “Sì, è necessario, per il bene non solo di Israele, ma anche del resto del mondo, che l’Iran non abbia l’atomica e che cada il regime degli ayatollah”. Infine, anche per il 9,7% è un attacco giustificato “Sì, ma dovrebbe essere un attacco mirato solo a impedire lo sviluppo dell’atomica, vanno evitati sia un’escalation che tentativi di cambiare il regime”.

Sondaggi politici elettorali TP 20 giugno 2025, il maggior pericolo per la pace nel mondo
Sondaggi politici elettorali TP 20 giugno 2025, il maggior pericolo per la pace nel mondo

Campione spaccato sullo stato di sviluppo dell’atomica da parte di Teheran

Abbiamo poi fatto un inciso proprio se si ritiene vero il raggiungimento a stretto giro dell’atomica da parte dell’Iran. Qui il campione è fortemente diviso. Un 10,3% crede che lo è sicuramente e forse già l’ha ottenuta. Un altro 34% lo ritiene possibile e che in ogni caso non mancherebbe molto.

Dall’altro lato, C’è un 27,6% che ritiene che sia una notizia infondata, come occorso nel 2003 con le armi di distruzioni di massa che furono usate come protesto per l’invasione del Paese. Infine, per un 20,6% l’Iran è ancora lontano dal raggiungere l’atomica anche se ci sta provando attivamente.

Sondaggi politici elettorali TP 20 giugno 2025, l'Iran e la bomba atomica
Sondaggi politici elettorali TP 20 giugno 2025, l’Iran e la bomba atomica

Escalation sì o no? Italiani credono in coinvolgimento USA (ma non tanto del nostro Paese)

E chiudiamo questo blocco chiedendo agli italiani cosa ne pensino della possibile escalation.

Il primo dato, molto interessante, è che solo per il 15,3% del campione questo conflitto “rimarrà principalmente uno scontro tra Israele e Iran e circoscritto al Medio Oriente”. C’è poi una persona su cinque (20,1%) che pur considerando che rimarrà soprattutto uno scontro tra Israele e Iran, “gruppi islamici potrebbero attaccare Usa e Europa come reazione alla guerra”.

La risposta di gran lunga più gettonata è però un’altra: chi pensa che “gli Usa interverranno per bombardare l’Iran assieme a Israele, ma l’Italia non sarà coinvolta”. Risponde così il 41,8% del campione.

Infine, un 18,1% crede “che un’escalation, con un intervento occidentale diretto, sia molto probabile e coinvolgerà sia gli Usa che i Paesi europei come l’Italia”. In definitiva, in questo caso, il peggior scenario possibile viene scelto in misura maggior rispetto a quello della stasi e mantenimento dell’attuale livello del conflitto. Secondo gli italiani, mala tempora currunt.

Sondaggi politici elettorali TP 20 giugno 2025, il rischio escalation e coinvolgimento occidentale
Sondaggi politici elettorali TP 20 giugno 2025, il rischio escalation e coinvolgimento occidentale

Sondaggi elettorali TP 20 giugno 2025 e fiducia in Giorgia Meloni

Chiudiamo con le intenzioni di voto aggiornate. Movimenti poco consistenti ai piani alti, con FdI che perde un decimo, mentre il PD recupera uno 0,2%. Stabile il M5S a quota 12%, il dato più rilevante riguarda l’incremento della forbice a favore di Forza Italia (8,9%) sulla Lega (8,3%). Una differenza di oltre mezzo punto che non si vedeva da tempo. Stabile AVS (6,3%), mentre Italia Viva accorcia su Azione, distante ora decimi. Nessun partito centrista riuscirebbe da solo, in questo momento, a superare la soglia di sbarramento.

Chiudiamo, infine, con la fiducia nella premier. Aumenta in maniera marcata il dato di chi non ha la minima fiducia nella leader di Fratelli d’Italia: +3% (e passaggio da 48,4% a 51,4%). Di rimando, la fiducia accordata alla premier torna al di sotto della soglia del 40% (totalizzando nel complesso un 38,8% tra chi le accorda molta o abbastanza fiducia).

Sondaggi politici elettorali TP 20 giugno 2025, fiducia in giorgia meloni
Sondaggi politici elettorali TP 20 giugno 2025, fiducia in Giorgia Meloni

Nota metodologica: sondaggio realizzato con metodo CAWI, 2.900 interviste raccolte tra il 18 e 19 giugno 2025

QUI, IL NOSTRO ULTIMO SONDAGGIO – speciale referendum

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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