Rinnovo contratto statali: bonus 80 euro, Cgil teme cancellazione

Pubblicato il 4 Settembre 2017 alle 09:48 Autore: Daniele Sforza
Rinnovo contratto statali, Cgil teme cancellazione bonus Renzi

Rinnovo contratto statali: bonus 80 euro, Cgil teme cancellazione.

Le trattative sul rinnovo contratto statali tornano a riscaldare questa fine estate. Si prospetta un settembre bollente, in attesa di sapere quante risorse saranno stanziate dal Mef per favorire l’aumento degli stipendi. E mentre si parla di permessi, malattie e assenze e della disciplina in generale dei nuovi contratti, i sindacati temono la cancellazione del bonus 80 euro per 363 mila dipendenti statali. Sono questi ultimi che rischiano di veder cancellato il bonus Renzi a causa dell’aumento stipendiale loro di 85 euro. Ovvero tutti quei soggetti compresi in quella fascia reddituale che potrebbe superare i 26 mila euro.

Rinnovo contratto statali: Cgil teme per il bonus 80 euro

Si parlerà senza dubbio anche delle risorse per l’aumento degli stipendi. Ma alla ripresa della trattative sul rinnovo del contratto degli statali, i nodi centrali sono stati permessi, assenze e malattie. Questo non fa che aumentare i timori da parte dei sindacati sulla questione economica. Sono tanti i dipendenti che rischiano una cancellazione del bonus 80 euro a causa dell’aumento salariale medio di 85 euro lordi. Quest’ultimo potrebbe far sì che la fascia reddituale annua che consente la ricezione del bonus 80 euro venga sforata. In questo modo i tanto attesi aumenti si trasformerebbero in ritocchini di appena 5 euro. Una vera e propria beffa per chi aspetta l’aumento ormai da 8 anni.

I sindacati hanno infatti espresso le proprie preoccupazioni in merito. Tra tutti la Cgil, per voce di Franco Martini. Quest’ultimo ha infatti affermato che le risorse attualmente disponibili non permettono “di affrontare positivamente il rinnovo”. Anche Serena Sorrentino (Fp Cgil) appare preoccupata: “Non ci possono essere comparti penalizzati”. Per la Sorrentino, tutti i settori dovranno avere i loro aumenti, senza che a qualcuno venga tolto il bonus Renzi. Dello stesso pensiero anche Antonio Foccillo (Uil), che ha invitato a non confondere il bonus 80 euro con l’aumento stipendiale.

Da parte sua, l’Aran ha voluto tranquillizzare gli animi. Il numero uno della rappresentanza governativa, Sergio Gasparrini, ha dichiarato che il problema non è così grave. E che “il fenomeno 80 euro costituisce una percentuale non particolarmente significativa rispetto al totale delle risorse complessive”.

Rinnovo contratto statali: ultime novità su permessi, assenze e malattie

Novità sul fronte permessi, assenze e malattie. Si sta infatti discutendo sulla disciplina del nuovo contratto. E sul tavolo di lavoro c’è la nuova normativa. Regole che impediranno ai dipendenti statali di fare i furbetti e assenze strategiche. Attualmente le parti sindacali e governative sono infatti al lavoro per impedire che le ore di permesso prese da un dipendente occupino tutto il giorno lavorativo, ma non solo. Stando a quanto si apprende dalle ultime notizie, la normativa sui permessi cambierà. E si comincia a parlare anche di ferie solidali. Queste ultime sono giorni di ferie che i dipendenti hanno la facoltà di cedere ai loro colleghi per curare i propri genitori malati o i figli.

Senza dimenticare ovviamente le nuove visite fiscali Inps. Le visite mediche certificate con il Polo unico sono partite già il 1° settembre. Non saranno più le Asl a effettuare controlli sui dipendenti assenti per malattia, ma la rete di medici dell’Inps. Si partirà con una prima fase sperimentale, ma entro la fine dell’anno il nuovo sistema dovrebbe entrare pienamente a regime.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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