Spesometro 2017: pagamento Iva, Agenzia entrate invia le prime lettere

Pubblicato il 3 Ottobre 2017 alle 10:11 Autore: Daniele Sforza
Spesometro 2017: prime lettere dall'Agenzia delle Entrate

Spesometro 2017: pagamento Iva, Agenzia entrate invia le prime lettere.

Un vero e proprio incubo per professionisti contabili e commercialisti. Lo Spesometro 2017 continua a far discutere di sé. Soprattutto in questo periodo, visto che l’Agenzia delle Entrate ha cominciato a inviare le prime lettere. Tant’è che, in vista dei problemi intercorsi in questi mesi, si sta pensando a una nuova proroga. Ma andiamo con ordine. I problemi e i blocchi al sistema informatico, i bug legati alla privacy e alcune questioni ancora irrisolte hanno prodotto una folle rincorsa per rispettare le scadenze originarie imposte relative alla comunicazioni Iva. L’Agenzia delle Entrate ha continuato il suo regolare corso. E ha cominciato a inviare le prime lettere relativo al pagamento Iva del primo trimestre 2017. I destinatari sono tutti quei contribuenti che erano già stati richiamati a luglio.

Spesometro 2017: prime lettere dall’Agenzia delle Entrate

Insomma, se da un alto si respira ancora l’acre fumo del caos generato dal tilt del sistema e da altre anomalie, dall’altro si continua la normale procedura. Legittimamente, si direbbe, in tempi normali. Ma con tutti i problemi in corso, la comunicazione dell’Agenzia e i nuovi adempimenti fiscali infittiscono ancora di più un calendario già pieno. Calendario che potrebbe essere snellito il prossimo anno, o comunque semplificato. La speranza è questa, sebbene dal 2018 la comunicazione di dati e fatture IVA diventerà trimestrale anziché semestrale. E con un sistema non ancora entrato a regime, c’è poco da star sereni.

Spesometro 2017: nuova proroga in arrivo?

Intanto sarebbe in vista una nuova proroga per lo Spesometro. Dopo quella ristretta prolungata al 5 ottobre, si sta pensando di estenderla fino al 16 ottobre. La proroga iniziale era stata effettuata a causa del blocco del canale web di trasmissione. Ma prima il viceministro dell’Economia Luigi Casero, poi il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini hanno aperto a una dilatazione della proroga. Quest’ultimo, soprattutto, ha tentato di rassicurare i professionisti, affermando la risoluzione di alcuni problemi. Soprattutto quelli legati alla privacy, i più gravi. “Nessun utente può più visualizzare dati di altri soggetti per i quali non è stato espressamente delegato dal sistema”.

Anche Casero, consapevole delle varie problematiche emerse, ha fatto luce sulla necessità di “un intervento un po’ più ampio” e di “misure immediate”, come per l’appunto una nuova proroga in aggiunta a ulteriori interventi risolutivi. Si aspetta un report di Sogei, che si è occupa del sistema, per capire meglio “dove il sistema non ha funzionato, quali e quanti soggetti sono stati coinvolti”. Tuttavia, non si rinuncerà alla “procedura e ai dati Iva”. Piuttosto, comunica Casero, se necessario, “in legge di bilancio potremmo aggiustare il tiro e ridurre complicazioni e inefficienze emerse in questi giorni”.

Spesometro 2017: ultime notizie, tra problemi e dati

Adesso si attende che l’ipotesi di una proroga al 16 ottobre diventi reale in un Dpcm. Visti i problemi alla privacy, anche per risollevare le sorti e la credibilità dell’anagrafe tributaria, la nuova proroga dovrebbe diventare quasi per certo realtà. Il tutto mentre si aspettano dati dalla Sogei, chiamata a spiegare le cause di quanto accaduto a Garante Privacy e Agenzia Entrate.

Il sistema deve reggere. Requisito necessario affinché il nuovo sistema entri a pieno regime. Soprattutto che tra fine settembre e inizio ottobre, sono stati inviati circa 1 miliardo e 600 milioni di fatture. A tal proposito, si attendono anche nuove misure finalizzate a un ravvedimento più leggero per le comunicazioni che arrivano questi giorni, imputabili prevalentemente ai bug del sistema. Almeno questo è quello che si aspettano il CNDCEC e le varie associazioni sindacali di categoria.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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