Spesometro 2017: proroga ufficiale, la quarta scadenza slitta

Pubblicato il 5 Ottobre 2017 alle 10:54 Autore: Daniele Sforza
Spesometro 2017: proroga ufficiale, ecco la nuova scadenza

Spesometro 2017: proroga ufficiale, la quarta scadenza slitta.

L’ennesima proroga allo Spesometro 2017 è finalmente ufficiale. Nel pomeriggio di ieri è arrivata la firma del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan sul DPCM che ha così sancito la nuova scadenza per l’invio dell’elenco analitico delle fatture. Questo però non significa che i problemi siano finiti.  Si avranno così altri 11 giorni di tempo per inviare l’elenco delle fatture emesse e ricevute nel primo semestre 2017. Ma il portale procede ancora a singhiozzo. E dopo il blackout avvenuto due weekend fa, ancora oggi alcune funzionalità sono state riattivate solo in maniera parziale.

Spesometro 2017: ecco la nuova scadenza

La firma sul DPCM, ora si attende solo quella di Gentiloni, ha preceduto il comunicato ufficiale di via XX Settembre. “Viene posticipato al 16 ottobre 2017 il termine per effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture emesse e ricevute relative al primo semestre 2017”. Come scritto sopra, tuttavia, continuano a esserci problemi. E i commercialisti hanno già fatto sapere che non saranno né loro né i contribuenti a pagare allo Stato sanzioni per errori causati dal sistema.

La Sogei, la società che si occupa del sistema, ha fatto sapere che non ci sono stati attacchi hacker. Uno dei problemi principali, infatti, riguardava la privacy dei commercialisti e dei contribuenti. E tuttora sono in corso verifiche. Per sapere se sono stati rubati i dati “aperti a tutti” dei soggetti registrati.

A proposito di sanzioni, il viceministro dell’Economia Luigi Casero ne ha parlato nei giorni scorsi riferendosi alla prossima legge di bilancio. Dove potrebbe essere incluso un intervento di revisione complessiva del sistema. Dunque, sarebbe in arrivo una nuova norma che impedirebbe l’applicazione delle sanzioni nell’eventualità di errori formali legati all’invio dei dati. E causati dai problemi del sistema stesso. Basterà a calmare il CNDCEC, già pronto sul piede di guerra?

Spesometro 2017: i problemi ci sono ancora

Già, perché sembra che i problemi continuino a esserci. E anche se la nuova scadenza ha esteso di 11 giorni quella originale, questa tempistica potrebbe non bastare. Ci sono altri adempimenti fiscali da rispettare e appare ovvio come il portale faccia perdere molto tempo ai professionisti. Oltre che metterli in serio rischio, come avvenuto con la violazione della privacy. A tal proposito, il Garante Privacy ha scritto una dura nota rivolta al Presidente del Consiglio. Avvisando come i recenti problemi legati alla privacy arrivino a “minare alla base non solo la fiducia dei cittadini e delle imprese nelle nuove opportunità derivanti dal processo di trasformazione digitale dell’amministrazione. Ma anche la credibilità stessa del Governo nella sua opera di attuazione dell’Agenda Digitale”.

Intanto, il sistema continua a dare problemi tecnici. Ad esempio, non è ancora possibile modificare i dati fattura tramite l’interfaccia web. E ancora risulta impossibile visualizzare le notifiche di esito delle fatture elettroniche. Nondimeno effettuare le precompilazioni tramite l’apposita funzionalità che genera la fattura. Parimenti, sono state segnalate anomalie per quanto riguarda alcuni tipi di utenti professionali. Diverse pratiche di questi ultimi sarebbero state infatti scartate dal sistema. E i contribuenti stessi saranno ricontattati al fine di risolvere problema. Allungando tempistiche, e aumentando disservizi e disagi.

Spesometro 2017: parla Massimo Miani (CNDCEC)

Ovviamente i commercialisti sono ancora preoccupati. E le perplessità dei professionisti vengono rimbalzate dal megafono di Massimo Miani, presidente nazionale dei commercialisti. “Avevamo chiesto di spostare a metà ottobre i termini già lo scorso luglio. Ma ci avevano detto che era impossibile. Poi, di rinvio in rinvio, si è finalmente arrivati a quella data. Meglio tardi che mai”. Così ha commentato il presidente del CNDCEC. Che però ha rivelato anche come il nodo focale sia sempre quello delle sanzioni. Infatti, si ignora ancora “se questo adempimento sarà alla fine considerato sperimentale”. E di conseguenza “se le sanzioni saranno effettivamente sospese. Senza se e senza ma, come chiediamo da settimane”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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