Rinnovo contratto statali e scuola: insegnanti di sostegno, posti vacanti
Rinnovo contratto statali e scuola: insegnanti di sostegno, posti vacanti
La notizia è di ieri, il governo di Paolo Gentiloni dovrà rispondere alle competenti istituzioni europee sul rinnovo del contratto degli statali. Dunque, accolta la denuncia fatta dai sindacati al Comitato Europeo dei Diritti Sociali. Si ipotizza che le modifiche volute dal ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia si muovano in palese contrasto alla Carta del Lavoro; sotto la lente d’ingrandimento, in particolare, la mancanza di stipendi adeguati.
Rinnovo contratto statali e scuola: insegnanti di sostegno, posti vacanti
Intanto, sempre sul versante dei contratti statali, tiene banco la questione degli insegnanti. A destare più di una preoccupazione al riguardo il vuoto riguardante le docenze di sostegno. Per esempio, in Piemonte sono solo 11.186 gli insegnanti di sostegno e 14.457 i bambini con disabilità. Di recente, l’assessore regionale all’istruzione Gianna Pentenero ha chiesto l’istituzione di corsi appositi per la formazione di questo tipo di professionalità.
Le sigle sindacali del mondo della scuola continuano a pressare rispetto al rinnovo dei contratti. Tra quelle più combattive sicuramente Anief; inoltre, non si può non citare l’Assemblea Nazionale Autoconvocata, attiva soprattutto a Roma e in Lazio. Quest’ultima, in particolare, si scaglia contro il Miur con una nota in cui chiede: “aumenti uguali per tutti i lavoratori senza differenziazioni di alcun tipo; la conferma degli scatti legati alla sola anzianità e non ad altri meccanismi come la valutazione del “merito”; il rilancio della qualità delle condizioni di lavoro senza aggravi di aumenti dell’orario di lavoro; l’eliminazione delle numerose incombenze burocratiche prodotte da anni di «riforme»”.
Insomma, il pessimismo continua ad accompagnare l’intera operazione. Tuttavia, nei giorni scorsi, il ministro Pier Carlo Padoan è tornato a promettere il rinnovo completo attraverso le misure inserite nella prossima manovra.
