Concorso dirigenti scolastici: bando in uscita, ma l’Anief chiede più posti

Pubblicato il 16 Ottobre 2017 alle 13:30 Autore: Camilla Ferrandi
concorso dirigenti scolastici

Concorso dirigenti scolastici: bando in uscita, ma l’Anief chiede più posti

In uscita il bando di concorso per dirigenti scolastici. A dichiararlo il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. “Il concorso presenta diverse novità” sottolinea il ministro. “Anzitutto, si tratta di un corso-concorso che prevede, oltre alla prova preselettiva, uno scritto e l’orale, anche due mesi di corso e quattro di tirocinio. Inoltre, sarà un concorso nazionale gestito centralmente, per quanto organizzato territorialmente. Secondo i calcoli del Miur, conclude il ministro, il numero di posti messi a bando basterà a coprire “tutti quelli vacanti e quelli che si prevede lo diverranno nell’arco di tre anni”. La notizia non soddisfa le aspettative dell’Anief, l’Associazione Sindacale Professionale.

Concorso dirigenti scolastici: bando in uscita, ma l’Anief chiede più posti

Secondo il sindacato, si legge in un comunicato stampa, l’unica notizia buona che arriva da queste dichiarazioni è quella relativa all’uscita, a breve, del bando di concorso. “Per il resto, c’è poco da essere felici. Perché – continua il comunicato Anief – i 2.425 posti vacanti si raggiungeranno già nella prossima estate, con il nuovo turnover, visto che ad oggi siamo già a 1.900 istituti affidati in reggenza. Pertanto, ammesso che vengano selezionati e assunti, nel volgere di un biennio ci ritroveremo daccapo. Molto più logico, quindi, sarebbe stato organizzare il concorso con almeno 3mila posti da assegnare, come chiesto da tempo dall’Anief”.

Il sindacato recrimina anche sul fatto che, da quanto si evince dal Regolamento del concorso pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 settembre scorso, i precari risultano ancora una volta esclusi dalla selezione.

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Concorso dirigenti scolastici: Anief fa ricorso

“Lasciare fuori dal concorso tutti i laureati con cinque anni di supplenze svolte, come pure i docenti assunti a tempo indeterminato e i docenti già di ruolo ma che per qualsiasi motivo non hanno ancora superato l’anno di prova, è una vera ingiustizia, che non regge nemmeno dal punto di vista normativo” dichiara Marcello Pacifico, presidente dell’Anief. “Il caso è stato portato da noi in tribunale già nel 2011 – continua – e alla fine il giudice ci ha dato ragione. Tanto è vero che tre docenti che avevano presentato ricorso hanno fatto le prove, le hanno superate e sono diventati dirigenti scolastici. Siamo convinti che il Tar, non essendo cambiate le regole, anzi con ulteriori sentenze favorevoli, pure su altri contesti che hanno visto soccombere il Miur per le discriminazioni mosse nei confronti del personale non di ruolo, pure stavolta potrebbe prendere in considerazione i nostri rilievi” conclude Pacifico.

Il ricorso Anief è rivolto: a tutti i neo-immessi in ruolo nell’anno scolastico 2017/18; a coloro che sono stati assunti a tempo indeterminato negli anni passati ma che per qualsiasi ragione non hanno ancora superato l’anno di prova; ai docenti precari con cinque anni di servizio svolto, considerando almeno 180 giorni di supplenza per anno scolastico. Ai fini del raggiungimento del quinquennio, per il sindacato valgono anche i periodi svolti nelle scuole paritarie e di dottorato nelle università.

L’Anief consiglia a coloro che possiedono i requisiti sopra elencati di aderire immediatamente al ricorso; in modo da permettere ai ricorrenti la partecipazione ai test preselettivi.

Concorso dirigenti scolastici: Anief impugna regolamento concorso

Nel frattempo, il sindacato ha impugnato il regolamento del concorso per dirigenti scolastici. Il ricorso si scaglia contro l’articolo 6 del D.M. n. 138/17. Secondo l’Anief, infatti, il decreto tralascia quanto stabilito dalla sentenza n. 4724/2014 del Consiglio di Stato, attraverso la quale veniva rigettato l’appello del Miur contro alcuni docenti, neo-immessi in ruolo con anni di precariato alle spalle. Prima ancora, il Tar Lazio, con sentenza n. 8086/2013 e n. 9729/2014, dava a cento precari la possibilità di partecipare alla precedente procedura concorsuale.

Infine, l’Anief ricorda ai candidati del concorso del 2011 che è ancora possibile aderire al ricorso ad adiuvandum in Corte Costituzionale prima della pubblicazione dell’ordinanza in Gazzetta Ufficiale Pertanto, il sindacato rilancia il ricorso, già vinto presso il Tar del Lazio durante la precedente selezione, per far partecipare i supplenti abilitati, laureati o i neo-immessi in ruolo il 1° settembre 2017 con cinque anni di servizio. È ritenuto valido dallo studio legale anche il servizio prestato come dottore di ricerca.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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