Spesometro 2018: invio unico in Legge di Bilancio. Come funziona

Pubblicato il 20 Ottobre 2017 alle 13:02 Autore: Daniele Sforza
Spesometro: invio unico nel 2018 e abolizione nel 2019?

Spesometro 2018: invio unico in Legge di Bilancio. Come funziona.

Si sta pensando a un invio unico dello Spesometro per il 2018 e di annullamento nel 2019. Con l’introduzione dell’obbligo riguardante la fatturazione elettronica. I problemi incorsi quest’anno, che hanno fatto infuriare commercialisti ed esperti contabili, ha fatto sì che il governo pensasse a una soluzione per i prossimi anni. Per questo motivo, la commissione Finanze della Camera ha approvato mercoledì scorso una Risoluzione che include alcuni punti chiave. Tra questi spicca il ritorno all’invio annuale per il prossimo anno, più altre correzioni che dovranno essere effettuate nella conversione del decreto fiscale. Con il beneplacito del viceministro dell’Economia, Luigi Casero.

Spesometro 2018: i punti chiave della Risoluzione

Con la Risoluzione, il Parlamento ha cercato una via effettiva alla semplificazione burocratica dello Spesometro. Si va dunque verso un ritorno all’invio unico nell’anno seguente. Ma anche alla non applicabilità delle sanzioni previste per errori legati agli invii del primo semestre 2017. Come promesso da Casero, nelle scorse settimane, l’inapplicabilità delle sanzioni sarà messa nero su bianco.

Più nel dettaglio, la Risoluzione si focalizza su alcuni aspetti chiave legate allo Spesometro. In nome di una semplificazione che farà tirare un sospiro di sollievo ai commercialisti. Tra questi punti spicca uno sfoltimento dei dati da trasmettere, che influirà anche sulle tempistiche di invio. Tra gli aspetti più importanti si chiede anche un ritorno all’invio unico nell’anno 2018. Inoltre si prevede un accorpamento delle fatture che segnano piccoli importi. Per questo è previsto un invio unico sotto la soglia dei 300 euro. Infine, come già anticipato nei giorni scorsi, si richiede la non applicabilità delle sanzioni per l’invio delle comunicazioni relative al primo semestre 2017.

Spesometro: verso l’abolizione nel 2019?

Oltre ai punti sopraccitati, si prevede anche una possibile abolizione dello Spesometro per l’anno 2019. Per ora si tratta solo di un’ipotesi, che dovrà essere confermata dal Governo. Tuttavia, l’abolizione dello Spesometro comporterà l’obbligo di fatturazione elettronica, sempre a partire dal 2019. Per questo il Parlamento ha chiesto di investire in modo efficiente sul fisco digitale, puntando i riflettori sulla fattura elettronica e sui pagamenti telematici. Rispettando e garantendo i diritti dei cittadini e la loro privacy.

Come riporta il Sole24Ore, la commissione Finanze ha chiesto alla Sogei la natura dei problemi tecnici intercorsi nelle scorse settimane. E possibili ripercussioni degli stessi sul futuro. L’amministratore delegato della società, Andrea Quacivi, ha precisato che non sono stati riscontrati incidenti relativi alla perdita o alla diffusione impropria di dati personali. E che “la società, nel corso degli anni, ha messo in atto o ha preso in carico tutte le misure di sicurezza. Comprese quelle indicate nei piani di rientro dei titolari delle banche dati. Così come previsto nelle prescrizioni del Garante Privacy e in conformità al Codice in materia di protezione dei dati personali”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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