Cronaca Ultime Notizie: Malta, su cosa stava indagando Daphne Galizia?

Pubblicato il 23 Ottobre 2017 alle 18:23 Autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino
Cronaca ultime notizie

Cronaca Ultime Notizie: Malta, su cosa stava indagando Daphne Galizia?

Daphne Caruana Galizia, 53 anni, è la giornalista maltese morta il 16 ottobre in seguito all’esplosione della sua  auto. La donna, attiva come reporter da 30 anni, era nota soprattutto grazie al suo blog Running Commentary, in cui denunciava la corruzione nella politica maltese. Con le sue inchieste e i suoi articoli aveva più volte messo i bastoni tra le ruote agli uomini politici di Malta, portando alla luce numerosi scandali. Quindici giorni prima di morire aveva ricevuto minacce di morte, ma a nulla erano valsi i tentativi di denuncia.

«Ci sono ladri ovunque. La situazione è disperata». Sono state queste le ultime parole della giornalista. Le ha scritte proprio qualche istante prima di salire in macchina, dove è morta a causa di una bomba, nascosta all’interno e azionata a distanza.

Stando a quanto riportato dai media locali, è stato uno dei suoi tre figli, corso in strada dopo aver sentito l’esplosione, a chiamare i soccorsi e a dare l’allarme.

Daphne Caruana Galizia, che aveva fatto parte del consorzio investigativo Icij (International Consortium of Investigative Journalists), svolgeva il suo lavoro con passione e dedizione. La cosa che più di tutte le stava a cuore era far conoscere alle persone un lato della sua isola, grande meta turistica del Mediterraneo, che in pochi conoscevano.


Cronaca Ultime Notizie: lo scandalo dei MALTAFILES

La più importante inchiesta a cui Daphne Galizia aveva lavorato era quella sui MaltaFiles. La giornalista aveva rivelato che attraverso una serie di marchingegni burocratici, Malta era diventata un vero e proprio luogo di evasione fiscale; un paradiso dove numerosi imprenditori, mafiosi e uomini politici di varie nazionalità nascondevano tranquillamente i propri soldi.

Cronaca Ultime Notizie: il legame tra Muscat e l’Azerbaigian

Nei mesi scorsi si era occupata del contrabbando di petrolio che, stando a quanto ella stessa ha riportato, a bordo di petroliere russe, parte dalla Libia, si ferma al largo di Malta e fa rotta verso l’Italia. Galizia, tramite documenti pubblicati online, aveva denunciato come la compagnia Egrant, con sede a Panama, di proprietà della moglie del Ministro Maltese Muscat, avesse ricevuto bonifici per milioni di dollari da una offshore registrata a Dubai e appartenente a Leyla Aliyeva, figlia del dittatore dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, portando inoltre alla luce i contratti con quest’ultimo per l’importazione di materie prime.

Femminicidio ad Asti, uomo uccide moglie a coltellate

Cronaca Ultime notizie: le indagini partite in ritardo

La prova che lo Stato e le forze dell’ordine siano implicate nell’omicidio della donna, appare chiaro anche dal ritardo con cui sono partite le indagini.

Uno dei figli di Daphne, Matthew Caruana Galizia, giornalista come sua madre, in un lungo post su Facebook accusa categoricamente le istituzioni maltesi. Il giovane ha affermato che malta è uno Stato mafioso e ha rivolto la ua rabbia in particolare al primo ministro Joseph Muscat, accusandolo di essere complice, insieme ad altri politici, di quanto accaduto. Nessuno ha dato ascolto alle denunce di sua madre la quale, prosegue Matthew,  <<è stata assassinata perché si è posta fra la legge e chi provava a violarla, come molti giornalisti forti. Ma lei è stata presa di mira anche perché era l’unica persona a farlo>>.

Maria Iemmino Pellegrino

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

ISCRIVITI AL NOSTRO FORUM CLICCANDO SU QUESTO LINK

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino

Giovane dottoressa in Scienze della Comunicazione presso l'Università Degli Studi di Salerno. Lavoro come redattrice per Termometropolitico.it dal 2017. In redazione ho trovato terreno fertile per coltivare il mio immenso amore per la scrittura. Parole chiave: informare, trasmettere, creare.
Tutti gli articoli di Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino →