Ballarò minuto per minuto 27/03/2012 [diretta]

Pubblicato il 27 Marzo 2012 alle 20:32 Autore: Redazione
ballarò

21.27 Catricalà segnala come con la nascita del nuovo esecutivo si siano ridotte le frizioni di crisi legate al nostro sistema paese. Insomma, lo spread. L’esecutivo secondo l’esponente del governo non sarebbe lontano dai cittadini in quanto “siamo tutti stati cittadini”. Il governo non è un esecutivo del dire e deve attuare i provvedimenti. Ecco il vero senso della parole di Monti. Nessun desiderio di dimissioni.

21.31 Per Antonio Di Pietro il governo ha fatto bene a chiedere sacrifici ma li ha chiesti a persone sbagliate. E comunque non si vive di pane e spread. C’erano modi diversi di abbassare lo spread e un esempio è la legge sul falso in bilancio. Tutte queste misure invece riducono il potere d’acquisto delle famiglie. Le alleanze non definite hanno creato qualche grattacapo a Floris che non sapeva dove far sedere il leader Idv.

21.35 Catricalà, dopo aver sentito dire a Di Pietro che “Monti è berlusconiano perchè annuncia ma non fa”, ricorda che il compito del governo è restituire alle forze politiche le redini del governo. Anna Finocchiaro ricorda come il governo Berlusconi aveva ridotto l’Italia e come si trova ora. Occorre però puntare più sulla crescita e sull’equità. Una proposta è l’allentamento del patto di stabilità per i comuni.

21.40 Di Pietro sbaglia a trattare Monti come un capro espiatorio. Per il leader Idv è meglio Monti, considerando che non ci si vergogna più all’estero. Ma se le politiche sono sbagliate occorre dirlo con chiarezza. Pare una filippica su cosa si poteva fare in più. Ricorda quel libro di Marco Di Lello “E’ tornato Masaniello”.

21.43 Maurizio Lupi ammonisce Di Pietro: “Non si vive di pane e spread, ma nemmeno di pane e demagogia”. Poi cita Eistein. “Ricordatevi sempre che c’è in mezzo l’uomo”. Poi afferma di non credere ai Superman. “Tranne uno” ridacchia Di Pietro. Poi Lupi bacchetta Catricalà dicendo che nulla è inevitabile, a parte la morte. Ha dimenticato le tasse.

21.47 Siparietto tra il leader Idv e il vicepresidente della Camera. “Tu hai votato la fiducia al governo Monti solo per cacciare Berlusconi”. “Hai detto niente…”. Floris afferma: “Possiamo coinvolgere anche gli altri?” mentre tra i due continua quel giochino che riprende la canzone di Tiziano Ferro “La differenza tra me e te”. Poi parla Carlo Dell’Aringa, già quotato a novembre come potenziale ministro del lavoro ed elogiato in questi giorni dalla corrente popolare del Pd.

21.51 Il professore sostanzialmente segnala il rischio quanto mai recessivo di un aumento delle imposte. Ferruccio De Bortoli vuole più crescita. Poi parte un servizio sulla satira in tempo di crisi in giro per il mondo.

21.54 Geniale lo sketch sulle caratteristiche dell’Europa che si conclude con un elogio del formaggio, manco stessimo parlando dell’Europa sotto dominazione napoleonica. Jon Stewart non ha nulla di meglio che parlare di Mario Monti. Si torna in studio e Marina Brogi invita a puntare sulle spese dopo la prima fase di aumento delle imposte. Catricalà segnala come sul fronte entrate sarà possibile un buon lavoro di taglio della spesa pubblica. Cita anche la riduzione di voli di stato e auto blu. Dalla pubblicità al governo alla pubblicità di RaiTre.

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L'autore: Redazione

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