Incidenti stradali, morti in calo nel 2016, ma più feriti, tutti i dati

Pubblicato il 10 Novembre 2017 alle 12:17 Autore: Gianni Balduzzi
incidenti stradali

Incidenti stradali, morti in calo nel 2016, ma più feriti, tutti i dati

Il 2015 era stato un anno negativo per gli incidenti stradali. Dopo tanti anni di calo per la prima volta i morti erano aumentati. Non solo in Italia, ma in tutta Europa. La colpa era stata data all’uso degli smartphone alla guida, e alla distrazione che provocava.

Nel 2016 le cose sono cambiate. Si è tornati alla diminuzione delle morti, calate anche al di sotto del livello del 2014.

I deceduti sono stati l’anno scorso 3.283, il 4,2% in meno rispetto al 2015. I progressi sono ancora più apprezzabili se il confronto è con gli anni precedenti. Per esempio il calo è del 20,2% con riferimento al 2010, e del 53,7% rispetto al 2001. Il tasso di mortalità è di 54,2 per milione di abitante, era del 124,5 15 anni prima.

Crescono però i feriti, che sono 249.175, circa 2 mila in più rispetto al 2015. Questo perchè in realtà gli incidenti per la prima volta sono aumentati, di circa 1200. Sono stati nel 2016 175.791

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E’ evidente che è stata la sicurezza delle auto e la qualità degli interventi sanitari a migliorare, in modo più che proporzionale rispetto al calo degli incidenti, dal 2001 in poi.

A beneficiare soprattutto i guidatori di autocarri, di motociclette, i pedoni, con cali dei morti che hanno toccato il 15% nel caso dei motociclisti, tradizionalmente la categoria più a rischio.

Male invece i ciclisti, con un +10% di morti sul 2015. C’entra anche un maggior uso delle bici tra la popolazione. +10% di morti anche tra gli utilizzatori di ciclomotori. Solo tra i camionisti c’è un calo sia di morti che di feriti.

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Incidenti stradali, Italia ancora di poco sopra la media europea

Il confronto con l’Europa su questo tema vede l’Italia vicina alla media europea, ma ancora di poco sopra. Se nella UE i morti sono 50,6 ogni milione di abitante in Italia come abbiamo visto sono 54,2.

Il luogo più sicuro è la Svezia, a quota 27, all’opposto la Bulgaria, con 99. In generale è all’Est e in Grecia che si rischia di più, in Romania, Lettonia, Polonia, Lituania, Slovenia, tutti Paesi sopra la media UE. Fa eccezione solo la Slovacchia, in posizione migliore di Francia e Italia.

Dopo la Svezia è il Regno Unito il luogo con meno morti in proporzione agli abitanti, poi la Danimarca e i Paesi Bassi.

L’Italia però ha fatto meglio dell’Europa quanto a calo di morti dal 2010, -20,2%, contro il -18,65 della UE. Nel 2016 -4,2% contro il -1,8%. Entro pochi anni dovremmo rientrare nella media.

Dal 2010 i miglioramenti migliori però in termini di calo delle morti sono stati in Grecia, Portogallo, Lituania. Mentre in Svezia si è verificato persino un piccolo aumento.

 

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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