Sciopero Amazon a Piacenza: motivazioni e richieste dei lavoratori

Pubblicato il 23 Novembre 2017 alle 12:50 Autore: Giulia Angeletti
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Sciopero Amazon a Piacenza: motivazioni e richieste dei lavoratori

Hanno voluto infliggere un duro colpo all’azienda i dipendenti di Amazon in sciopero nel giorno del Black Friday. Il “venerdì nero” è infatti un evento attesissimo per tutti gli shoppers più accaniti, visti i prezzi scontati e le promozioni messe in atto un po’ da tutti i grandi marchi. Un evento commerciale prettamente “made in Usa” e che si tiene ogni anno il giorno successivo a quello del Ringraziamento.

Sciopero Amazon, chi aderisce e chi no

Così domani – venerdì 24 novembre – i lavoratori di Amazon rimarranno a braccia conserte per tutta la giornata e fino al turno mattutino di sabato; informano di questo le sigle sindacali Ugl terziario, Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil di Piacenza, città dove ha sede il grande colosso della logistica. Altro “sgarbo” all’azienda è la decisione di un blocco degli straordinari fino al 31 dicembre, quindi per tutto il periodo delle feste di Natale. Al fine della protesta i lavoratori hanno inoltre organizzato, dalle 10 alle 13, un sit-in davanti alla sede di Castel San Giovanni.

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Venendo ai numeri, saranno oltre 500 i lavoratori che aderiranno allo sciopero di domani, mentre hanno deciso di non partecipare tutti i lavoratori con contratto somministrato. In generale comunque la protesta vede l’adesione di un’ampia maggioranza, sintomo che le problematiche dell’azienda dal punto di vista dei lavoratori e dei contratti sono diventate insostenibili. E che c’è poco ascolto e confronto, soprattutto. “D’altro canto non era più francamente sostenibile il comportamento aziendale contraddistintosi fino ad ora con dinieghi accompagnati da rinvii”, dicono infatti i rappresentanti dei lavoratori. Questi denunciano di aver “subìto per oltre un anno la strategia di Amazon volta all’ascolto formale ed alle buone relazioni ma rigorosamente orientata alla sterilità del confronto. Si parli insomma finché si vuole a patto che non si arrivi a conclusioni veramente condivise”.

Sci0pero Amazon, le ragioni dei lavoratori

Ma quali sono i motivi della protesta? In cima c’è il tema del riconoscimento economico; “non vi è stata alcuna apertura concreta ai fini del miglioramento delle retribuzioni o della contrattazione di un premio aziendale, eppure Amazon Italia ha avuto una crescita enorme. I soldi da redistribuire ci sono”, spiegano sempre i rappresentanti sindacali.

A seguire, subito sotto, c’è invece la problematica dei ritmi lavorativi, ben troppo serrati; “I ritmi lavorativi non conoscono discontinuità, le produttività richieste sono altissime ed il sacrificio ulteriore  – straordinari obbligati, lavoro notturno ormai strutturale su quasi tutto l’anno e nel periodo di picco organizzato su sei giorni settimanali, lavoro domenicale – non trova incremento retributivo oltre i minimi del contratto nazionale”. Pure per quanto è riguardato la richiesta di un premio aziendale “una tantum” Amazon ha risposto un secco “no”. D’altronde sembrerebbe che le priorità dell’azienda sono quelle tecnico produttive e non l’ascolto delle esigenze delle persone.

Sciopero Amazon, come risponde l’azienda

Amazon, nel replicare alle ragioni dello sciopero, ha innanzitutto rassicurato i consumatori; “il centro di distribuzione di Amazon di Castel San Giovanni fa parte di un network italiano ed europeo. Restiamo focalizzati nel mantenere i tempi di consegna ai clienti per la giornata del Black Friday e per le giornate successive”, ha fatto sapere l’azienda.

In merito alle protesta dei lavoratori invece i vertici di Amazon fanno sapere che in questi anni si sono “impegnati a costruire un dialogo continuo e una positiva cooperazione con tutti i dipendenti e a creare un ambiente attento e inclusivo nei nostri luoghi di lavoro”. Definiscono i loro salari come “i più alti del settore della logistica”, con l’inclusione di “benefit come gli sconti per gli acquisti su Amazon.it, l’assicurazione sanitaria privata e assistenza medica privata”. Infine l’azienda racconta di dare sempre nuove opportunità lavorative e di crescita ai propri dipendenti attraverso ad esempio il programma “Career Choice”; esso copre fino al 95% dei costi della retta e dei libri per corsi di formazione che vengono scelti direttamente dal personale.

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L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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