Sicario: cast, trama e recensione del film di stasera su Rai 3

Pubblicato il 30 Novembre 2017 alle 15:08 Autore: Megghi Pucciarelli
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 Sicario: cast, trama e recensione del film di stasera su Rai 3

“Sicario” è il film che stasera 30 novembre ci propone Rai 3, in prima serata. Il thriller- presentato nel 2015 al Festival del cinema di Cannes- è diretto da Denis Villeneuve, recentemente nelle sale cinematografiche con il film “Blade Runner 2049”. Numerose le candidature di questa pellicola al Premio Oscar; BAFTA e Critics’ Choiche Movie Awards.

Il cast annovera tre grandi attori: in primis Emily Blunt, famosa per il film “La ragazza del treno”; il portoricano Benicio Del Toro e il premio Oscar Josh Brolin.

Sicario, la trama del film

Una giovane agente dell’FBI esperta in rapimenti, Kate Macer (Emily Blunt), è assunta dalla CIA per combattere contro il cartello messicano della droga. Anche se questo non è il suo campo, Kate accetta di entrare in squadra, in nome della sua moralità. Con lei, nella pericolosa azione al confine tra Messico e Stati Uniti, il sicario colombiano Alejandro (Benicio Del Toro) e il capo della task force Matt Graver (Josh Brolin). Kate ben presto capisce che le azioni della task force si svolgono in modo non convenzionale. Trasgredendo le regole e con l’unico fine di mantenere il controllo, anche sacrificando la propria umanità. La giovane agente si troverà allora in un ambiente ambiguo, dove non riesce più a distinguere il bene dal male.

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Sicario, recensione

Il fragile personaggio interpretato da Emily Blunt si ritrova smarrita e impotente di fronte alla crudeltà e alle figure senza scrupoli di Matt Graver e Alejandro. Ormai la lotta al confine tra Messico e Stati Uniti è ridotta ad un pareggio di conti, ad una volontà di mostrare il proprio potere, dimenticando il vero fine della lotta contro il narcotraffico.  Una denuncia contro gli Stati Uniti “controllori”, visti come un paese pronto a ricorrere e a giustificare metodi crudeli che deumanizzano il nemico. D’altronde, Villeneuve aveva già intrapreso un simile discorso nel suo film “Prisoners” del 2013.

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L'autore: Megghi Pucciarelli