Wall Street Journal: “Immigrati non dovrebbero essere onere solo per l’Italia”

Pubblicato il 9 Luglio 2014 alle 12:26 Autore: Carmela Adinolfi
Immigrati clandestini

“I rifugiati non dovrebbero essere un onere solo dell’Italia”. Arriva direttamente dalle pagine del Wall Street Journal l’appoggio all’Italia di Benjamin Ward, vice direttore della divisione Europa e Asia centrale di Human Rights Watch, sul tema dell’immigrazione. La gestione degli sbarchi e i soccorsi ai migranti sono il tema quotidianamente al centro dell’agenda mediatica italiana. Terreno di scontro, quello dell’immigrazione, fra l’Italia e l’Unione Europea. L’ultimo vertice Ue di fine giugno “non è riuscito ad approvare nuove misure per aiutare l’Italia mentre l’ondata migratoria continua ad intensificarsi”, denuncia Ward nell’articolo pubblicato stamani sul WSJ. “La determinazione della Marina italiana nel salvare i migranti è in contrasto con gli atteggiamenti di molti leader dell’Unione europea”, continua il vice direttore di Human Rights Watch secondo il quale “assorbire i migranti che attraversano il Mediterraneo sarebbe gestibile se i costi venissero suddivisi in tutta l’Unione europea”.

In merito all’operazione Mare Nostrum, scrive ancora Ward, “non c’è dubbio che sia costosa ma questi costi sarebbero gestibili se fossero distribuiti in modo più uniforme in tutti i Paesi dell’Ue”, ribadisce. Sul numero “insolitamente grande” degli arrivi di migranti in Italia “può essere che la prospettiva di un salvataggio sicuro da parte della marina italiana cambi l’equazione di alcuni che contemplano questo viaggio o dei contrabbandieri che ne traggono profitto”, sostiene Ward. “Ma anche se Mare Nostrum è un fattore di attrazione qual è l’alternativa? Lasciare annegare le persone per dissuadere gli altri?”, si cheide il responsabile della ong che si occupa della difesa dei diritti umani.  I numeri sono “grandi ma non ingestibili con una risposta adeguatamente coordinata dell’Ue”, spiega Ward. “Non vi è alcun motivo per cui coloro che arrivano in Italia via mare non possano essere divisi in tutta l’Ue”, conclude il responsabile HRW.

Carmela Adinolfi

L'autore: Carmela Adinolfi

Classe '89. Una laurea triennale in comunicazione e una specializzazione in Semiotica all'Alma Mater Studiorum. Da Salerno a Perugia, passando per Bologna. Esperta in comunicazione politica, ha approfondito l'ascesa al potere di Matteo Renzi. Interessi: dal marketing alla comunicazione politica fino alle nuove forme di giornalismo digitale. Scrive per Termometro Politico e si allena per diventare giornalista.
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