Esportazioni Italia, nulla da fare, il gap tra Nord e Sud rimane e si allarga

Pubblicato il 15 Dicembre 2017 alle 10:38 Autore: Gianni Balduzzi
esportazioni Italia

Esportazioni Italia, nulla da fare, il gap tra Nord e Sud rimane e si allarga

Le esportazioni sono state negli anni della crisi l’unica ancora di salvezza della nostra economia. Quando domanda e investimenti crollavano le vendite all’estero erano l’unica forza trainante del PIL. Quella che perlomeno impediva crolli peggiori.

E non solo per il calo delle importazioni, ma proprio per la crescita dell’export stesso.

Oggi il suo ruolo è differente. La ripresa italiana, più forte del previsto, pur inferiore a quella europea a causa di problemi strutturali, è trainata da domanda e investimenti, finalmente. Il ruolo dell’avanzo nella bilancia commerciale rimane importante, anche perchè con la crescita non si intravede un suo peggioramento come spesso accade (con il maggior aumento dell’import). Ma non è più unico.

E allora in una situazione stabilmente positiva da questo punto di vista diventa probabilmente più interessante analizzare come la continua crescita delle esportazioni, fatto acquisito da tempo, si distribuisca tra le regioni italiane.

E qui arrivano notizie non necessariamente positive per l’equilibrio dell’economia italiana.

Esportazioni Italia, male il Sud

Perchè il Sud non riesce a progredire. Anche in questo campo è il Centro-Nord a guidare. Non solo a livello di valori assoluti, come sarebbe normale e naturale, ma anche considerando la sola variazione percentuale.

Nei primi nove mesi del 2017 in Italia la crescita delle esportazioni è stata del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2016 in ma c’è stato un calo del 0,1% al Sud. Il balzo del 33,8% di Sardegna e Sicilia è dovuto quasi solamente all’incremento del prezzo del petrolio e all’esportazione di prodotti raffinati, non a una maggiore vitalità dell’economia.

Al contrario nel Nord Ovest si nota una crescita dell’8%, del 5,5% nel Nordest, del 8,2% al Centro.

Questi dati, per quanto grezzi, sono più significativi della crescita tra due soli trimestri del 2017, visto che riguardano ben 9 mesi.

 

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Esportazioni Italia, la Lombardia trascina il Paese

E’ la Lombardia anche in questo caso a contribuire maggiormente all’aumento delle esportazioni. Cosa facilmente immaginabile trattandosi della maggiore economia italiana. Non solo però. La crescita nel 2017 è analoga alla media nazionale, +7,3%. Si può proprio dire che prosegue il trascinamento dell’intero Paese.

E’ significativo che a crescere di più sono proprio regioni che, Sicilia e Sardegna a parte, già rappresentano il contributo maggiore all’economia italiana, il Piemonte, il Lazio (+17,7%!), il Trentino Alto Adige. Delle regioni del Sud non insulari solo la Calabria supera la media con un +12,7%, ma incide pochissimo sul totale. La Campania si limita al +2,1%, la Puglia rimane sotto la media con un +5,4%.

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Spesso le regioni più piccole mettono a segno importanti aumenti, è più facile che accada partendo da basi ridotte, ma non è questo il caso.

A dimostrazione dell’importanza della globalizzazione si deve poi sottolineare un lato particolare. Il contributo maggiore viene dato dal commercio tra Stati Uniti e Lombardia al primo posto, tra USA e Lazio al secondo, tra Cina e Piemonte al terzo. E solo dopo viene quello tra un Paese UE, la Germania, e una regione italiana, il Piemonte.

Il mondo è sempre più vicino.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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