Corea del Nord, ultime notizie: Trump aumenta le spese militari

Pubblicato il 19 Dicembre 2017 alle 12:35 Autore: Guglielmo Sano
corea del nord

Corea del Nord, ultime notizie: Trump aumenta le spese militari

Una settimana fa circa, il Presidente Trump ha firmato un disegno di legge che porterà a 700 miliardi di dollari il budget della difesa statunitense. Previsti nel testo anche dei fondi da indirizzare al programma missilistico in risposta alla minaccia nucleare nordcoreana. Tuttavia, l’aumento delle spese militari non potrà diventare effettivo da subito; infatti, una legge del 2011 impone dei limiti molto rigidi al bilancio federale. Per il 2018, il tetto di spesa del Dipartimento della Difesa si ferma a quota 549 miliardi di dollari. Trump ha invitato il Congresso a “finire il lavoro”; d’altra parte, non è stato ancora raggiunto un accordo tra Repubblicani e Democratici. Non sembrano esserci grossi problemi per quanto riguarda i primi mentre i secondi indirizzerebbero i fondi verso altre voci di spesa.

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Anche il governo del Giappone ha deciso di investire nel miglioramento del proprio sistema di difesa missilistico per rispondere alle provocazioni della Corea del Nord. In queste ore il primo ministro nipponico Shinzo Abe ha autorizzato la costruzione di due nuove batterie di Aegis Ashore. Dovrebbero essere dislocate nella prefettura settentrionale di Akita e in quella meridionale di Yamaguchi. D’altra parte, non potranno essere operative prima del 2023. Il costo dell’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 18 milioni di dollari; 9 miliardi di dollari il costo di ciascuna batteria del sistema prodotto dalla Lockheed Martin.

Corea del Nord, ultime notizie: Trump aumenta le spese militari

La portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Hua Chunying  ha detto di essere “sicura che il Giappone prenderà in considerazione le preoccupazioni degli altri paesi sulla propria sicurezza”. Detto ciò, la vicenda ricorda da vicino la controversa installazione del sistema missilistico THAAD in Corea del Sud. Maggiore preoccupazione è stata espressa dalla Russia. Solo altri due paesi al mondo ospitano un sistema Aegis “land-based”: la Romania e la Polonia. Per Mosca la militarizzazione del Pacifico condotta dagli Usa in risposta ai nordcoreani sta assumendo sempre più i contorni di un “accerchiamento”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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