Libri consigliati: “In altre parole” di Jhumpa Lahiri. Trama e recensione

Pubblicato il 19 Dicembre 2017 alle 16:46 Autore: Megghi Pucciarelli
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Libri consigliati: In altre parole di Jhumpa Lahiri

Multiculturalità: è questa la parola che ben descrive la vita e le opere della scrittrice Jhumpa Lahiri. Inglese ma di origini bengalesi, si innamora della lingua italiana durante un viaggio a Roma. “In altre parole” è la storia di questo amore, un amore che deve superare tanti ostacoli ma che riesce a concretizzarsi  grazie alla sete di conoscenza della scrittrice.

Jhumpa Lahiri nasce a Londra da genitori bengalesi. Spesso afferma che le lingue da lei parlate formano un triangolo ideale: il bengalese è la sua lingua madre “fantasma” -perché può capirlo, ma non sa scriverlo o leggerlo-, l’inglese è la lingua di adozione che usa quotidianamente e l’italiano è la lingua che ha scelto per amore.

Raggiunge la fama mondiale come scrittrice soprattutto grazie al suo libro “The interpreter of Maladies” con il quale vince, nel 2000, il Premio Pulitzer. Tutti i suoi libri sono scritti in inglese, tranne “In altre parole”, pubblicato nel 2015 in italiano.

Libri consigliati: “In altre parole” di Jhumpa Lahiri, la storia di un amore

“In altre parole” -pubblicato per la prima volta mensilmente sulla rivista “Internazionale” e poi raccolto in volume unitario- raccoglie le riflessioni dell’autrice sulla lingua italiana e la sua esperienza nell’apprendimento di questa nuova lingua. Inoltre, altri temi interessanti sono trattati nel romanzo: imparare una nuova lingua da adulti; la scoperta emotiva di un nuovo universo linguistico; il sentirsi un “esule”, cioè non potersi identificare pienamente con nessuna patria o lingua. Il primo incontro con la lingua italiana, per Jhumpa Lahiri, è stato in occasione di un viaggio a Firenze; fatto dalla scrittrice dopo la laurea insieme a sua sorella.

La scrittrice paragona il suo amore per la nostra lingua all’amore di Dante per Beatrice: un amore a prima vista, o meglio a primo ascolto. Fin da subito infatti la scrittrice è rimasta affascinata dalle sonorità dell’italiano e subito dopo ha iniziato il suo percorso nella nuova lingua; prendendo lezioni private. Nel 2015 poi si è trasferita a Roma con la sua famiglia, per immergersi completamente e quotidianamente nella lingua di cui si era innamorata: proprio durante questo suo periodo italiano ha scritto il libro “In altre parole”.

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Libri consigliati: “In altre parole” di Jhumpa Lahiri, recensione

Una prosa pura, con linguaggio semplice ed essenziale che va dritto all’essenza delle cose. Un libro che, come un diario personale, delinea il viaggio personalissimo e psicologico verso la padronanza della lingua italiana. Leggere questo libro, per un madrelingua italiano, può dare una visione diversa della nostra lingua, di come sia complessa e ricca di sfumature. D’altronde si sa: guardando le cose dall’esterno si possono apprezzare di più.

Megghi Pucciarelli

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