Bollette a 28 giorni: rimborso, come inviare la diffida

Pubblicato il 28 Dicembre 2017 alle 14:57 Autore: Guglielmo Sano
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Bollette a 28 giorni: rimborso, come inviare la diffida

Le bollette a 28 giorni ormai fanno parte del passato. L’Agcom e il governo hanno giudicato come illegittima la fatturazione utilizzata dalle maggiori compagnie telefoniche, reti televisive e di comunicazioni elettroniche. Queste, tra l’altro, sono state multate proprio dal garante per un importo che può superare il milione di euro ciascuna. Infatti, con la bolletta ogni 28 giorni i consumatori pagavano per 13 mensilità e non 12; una “ridotta trasparenza”, come da definizione Agcom, se non un “trucco” o, peggio, un vero e proprio “inganno”. Il legislatore è poi intervenuto imponendo la fatturazione mensile a meno di offerte specifiche e temporanee.

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Con l’ultimo Dl fiscale, quindi, il periodo di fatturazione su base mensile è stato elevato a standard minimo delle condizioni generali di contratto e incluso nella Carta dei Servizi. Dunque, le compagnie che non si adeguano entro 4 mesi dovranno corrispondere  un indennizzo forfettario non inferiore a 50 euro a tutti coloro che hanno subito l’applicazione illegittima dei costi. A tale indennizzo poi bisognerà applicare la maggiorazione di un euro per ogni giorno a partire dalla decorrenza del termine fissato dall’Agcom per la cessazione della condotta. Le modalità illegittime di fatturazione potrebbero essersi configurate già a partire da maggio 2015; la delibera dell’autorità per le comunicazioni ha valore a partire da marzo 2017.

Bollette a 28 giorni: rimborso, come inviare la diffida

Insomma, è tempo di rimborsi. Gli utenti possono richiedere la restituzione della differenza versata nei 28 giorni oltre agli interessi relativi al periodo di riferimento. In quest’ottica, si dovrà procedere a un’azione di reclamo o di diffida riguardante tutte le bollette non mensili pagate. Si può fare richiesta di rimborso direttamente alla compagnia che ha attuato l’illegittima fatturazione, oppure, rivolgersi ai Co.re.com, cioè gli organi su base regionale che mediano le controversie tra utenti e operatori.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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