Gli asiatici e lo spettro della guerra con la Cina

Pubblicato il 15 Luglio 2014 alle 14:46 Autore: Antonio Scafati

Un vicino non solo ingombrante ma anche pericoloso a tal punto da temere una guerra imminente. In diversi paesi asiatici, la maggior parte della popolazione ha paura che in un futuro non troppo lontano ci sarà una guerra con la Cina.

Sono i risultati di una ricerca pubblicata dal Pew Research Center, un think tank di base a Washington. La retorica muscolare messa in campo da Pechino negli ultimi mesi non fa sperare in bene i vicini di casa della Cina: dal Vietnam al Giappone passando per la Corea del Sud, in molti sono convinti che il peggio debba ancora venire.

Nelle Filippine la percentuale sfiora la totalità della popolazione: 93 per cento. Le autorità filippine accusano la Cina di tenere alta la tensione con una massiccia presenza di imbarcazioni e pescherecci nelle acque da anni contese: una prova di forza, sostengono a Manila, che non può non avere il placet delle alte sfere di Pechino.

cina

Cina e Vietnam hanno avuto aspri contrasti nel recente passato. Lo scorso maggio Pechino ha istallato una piattaforma petrolifera a poco più di 200 chilometri dalla costa vietnamita: acque che Hanoi considera proprie. La Cina ha inviato navi militari, aerei ed elicotteri per pattugliare la zona. Il Vietnam ha risposto allo stesso modo e nel paese sono scoppiati tafferugli che hanno coinvolto la popolazione d’origine cinese. Pechino ha spedito navi militari per prelevare i cittadini cinesi in fuga. Oggi in Vietnam ben l’84 per cento della popolazione si dice molto o in qualche misura preoccupato del fatto che le dispute territoriali possano generare in un vero e proprio conflitto con la Cina.

Storie molti simili le vivono anche i giapponesi: l’85 per cento ha le stesse paure dei vietnamiti. I rapporti tra Tokyo e Pechino sono peggiorati nel corso degli ultimi mesi. Al centro dello scontro c’è il controllo del Mar Cinese Orientale. Sul finire dell’anno scorso la Cina ha istituito la Zona d’identificazione per la difesa aerea: qualunque velivolo avrebbe dovuto chiedere una preventiva autorizzazione per sorvolare l’area. Il Giappone – ma anche la Corea del Sud – hanno  spedito i propri aerei militari. Pechino non ha reagito. A gennaio, il primo ministro giapponese Shinzō Abe ha paragonato i rapporti tra Giappone e Cina a quelli tra Germania e Inghilterra prima dello scoppio della Grande Guerra.

Giapponesi, filippini, sudcoreani e vietnamiti guardano con timore alla Cina e considerano gli Stati Uniti il loro principale alleato. Nei giorni scorsi Washington ha chiesto alla Cina di non intraprendere azioni che possano condurre a una destabilizzazione dell’area, ma Pechino ha risposto di avere il diritto di difendere i propri interessi. E nei paesi asiatici la gente ha paura.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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