Rinnovo contratto scuola: bonus docenti resta invariato, la nota Miur

Pubblicato il 16 Febbraio 2018 alle 08:59 Autore: Daniele Sforza
Rinnovo contratto scuola: bonus docenti, nota Miur

Rinnovo contratto scuola: bonus docenti resta invariato, la nota Miur.

Una platea di 1,2 milioni di dipendenti è stata interessata dal rinnovo contratto scuola. Il Miur ha diffuso sul proprio sito un comunicato nel quale si riportano le parole del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, e di quello della Pa, Marianna Madia. Il discorso s’impronta sulla promessa fatta e siglata lo scorso 30 novembre 2016, e mantenuta a inizio febbraio. Andando anche oltre, perché come dice la Fedeli, si è riusciti “a garantire aumenti superiori a quelli previsti”. Tutto immutato sul fronte bonus docenti, che anzi entra pienamente “a regime”. Nel comunicato Miur si legge infatti:

Si prevede la contrattazione dei criteri generali per la determinazione dei compensi per valorizzare il merito dei docenti; ferma restando la procedura di assegnazione. Entra così a regime il cosiddetto “bonus” dei docenti, previsto dalla legge 107 del 2015.

Rinnovo contratto scuola: “Riconosciuto il valore di un settore”

Fedeli e Madia sono concordi nell’affermare che con il nuovo contratto scuola sia stato riconosciuto il valore di un intero settore. “Gli aumenti garantiti e le novità contenute nel contratto avviano un percorso significativo di valorizzazione delle professionalità che lavorano nei nostri settori”, ha affermato la Fedeli. Il risultato finale “offre migliori condizioni ai dipendenti”. Il riferimento del ministro dell’Istruzione è alla “qualità delle relazioni sindacali”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro Madia. “Dopo il contratto degli statali, quello del comparto sicurezza e difesa e dei vigili del fuoco, abbiamo rinnovato anche il contratto del comparto conoscenza. Un riconoscimento giusto e doveroso a tutte le donne e gli uomini che si occupano della formazione e della crescita dei bambini e dei ragazzi”.

Ricordiamo che il rinnovo contratto scuola ha interessato dipendenti della scuola, dell’AFAM, dell’Università e degli Enti pubblici di ricerca. E ha validità fino al 31 dicembre 2018. Nella nota del Miur si legge poi che il personale docente e Ata “beneficerà di una sequenza contrattuale” finalizzata a “studiare un nuovo modello di sviluppo professionale, adeguato ai tempi. Per i docenti, ciò potrà portare per la prima volta a istituire una carriera”.

La centralità viene data anche alla continuità didattica, grazie alla permanenza almeno triennale dei docenti nelle scuole richieste volontariamente e assegnate.

Rinnovo contratto scuola: l’opinione di FLC Cgil

Intervistato da Tecnica della Scuola, Francesco Sinopoli, segretario nazionale di FLC Cgil, ha speso parole importanti nei confronti del nuovo contratto. “La novità più importante è la riappropriazione di ogni materia legata al salario, orario, organizzazione del lavoro da parte del contratto”. Sinopoli ha spiegato che ciascuna di queste materie “ridiventa materia negoziale o direttamente in contrattazione ai vari livelli o sotto forma di confronto”. Inoltre, “le relazioni sindacali sono state ripristinate in pieno”. E un altro fattore importante è che “la buona scuola ne esce completamente scardinata”. Viste le condizioni, è stato portato a casa “il massimo risultato possibile”.

La soddisfazione di Sinopoli sta soprattutto nell’attacco alla buona scuola, che “almeno in materia di relazioni sindacali, non esiste più”. Ora si pensa già al prossimo contratto, dove ci si attende una ulteriore “valorizzazione del personale” sia sotto l’aspetto economico sia sotto quello normativo e strettamente professionale.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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