Bonus 80 euro: 1,7 milioni di restituzioni, quando rinunciare

Pubblicato il 30 Marzo 2018 alle 09:12 Autore: Daniele Sforza
Bonus 80 euro: quando rinunciare

Bonus 80 euro: 1,7 milioni di restituzioni, quando rinunciare.

Escono fuori dati interessanti relativi al bonus 80 euro dalle dichiarazioni dei redditi 2017 relative all’anno d’imposta 2016. Infatti è emerso che 11,5 milioni di italiani hanno percepito il bonus Renzi; eppure 1,7 milioni hanno dovuto restituirlo, perché non rispettavano nel complesso le soglie di reddito minime o massime. Ossia, rispettivamente meno di 8.174 euro o più di 26 mila euro (lordi, s’intende). Va infatti ricordato che il bonus 80 euro è una misura di incentivazione creata dal governo Renzi. Che consente l’erogazione di un assegno (integrale o parziale) ai lavoratori dipendenti compresi nella fascia reddituale tra 8.174 euro e 26.600 euro (nel 2018).

Bonus 80 euro: 412 mila poveri costretti a restituirlo

Maggiori problemi, ovviamente, devono averli avuto gli incapienti, ovvero coloro i quali percepiscono somme inferiori a 8 mila euro. Soprattutto perché sono stati chiamati a restituire il bonus Renzi integralmente in un’unica soluzione. Complessivamente, circa 90 milioni di euro. Da ben 412 mila persone. L’anomalia era nota ai vertici del Governo già da un po’. E si era detto che si sarebbe intervenuti con una misura ad hoc, magari permettendo ai soggetti sotto la soglia degli 8 mila euro – che magari quegli 960 euro annui li hanno già spesi da un bel po’ – di restituire il bonus Renzi a rate. Tuttavia, nulla è stato fatto, se non modificare le soglie reddituali per il 2018. Che di certo non risolve il problema sopraccitato.

Dati alla mano, il bonus 80 euro è stato percepito in misura maggiore al Nord (50,2%); rispetto al Centro e al Sud quasi appaiati (rispettivamente 20,3% e 20%). La restituzione del bonus Renzi da 1,7 milioni di persone, ha invece “riportato” nelle casse dello Stato 480 milioni di euro.

Bonus 80 euro: quando rinunciare?

Le associazioni dei consumatori, ben consapevoli dell’anomalia di cui abbiamo parlato sopra, invitano a rinunciare preventivamente al bonus Renzi. Quando si è certi che non si arriverà alla soglia minima degli 8.174 euro; e allo stesso modo quando si è consapevoli che si supereranno le soglie massime di reddito annuo. Gli incapienti soprattutto sono chiamati a rifiutare in anticipo il bonus 80 euro; per non correre il rischio di restituire quasi 1.000 euro l’anno seguente. Per rinunciare bisognerà quindi rivolgersi al proprio datore di lavoro.

E se poi si dovesse superare la soglia minima? Nessun problema. Al contrario di quanto accaduto ai 412 mila incapienti nel 2017, il bonus Renzi verrebbe riconosciuto l’anno seguente al momento del conguaglio del modello 730.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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