Rinnovo contratto scuola: nessuna firma all’accordo, aumenti a maggio

Pubblicato il 13 Aprile 2018 alle 09:12 Autore: Daniele Sforza
Rinnovo contratto scuola: ancora nessuna firma definitiva

Rinnovo contratto scuola: nessuna firma all’accordo, aumenti a maggio.

Continua a non arrivare la firma sull’accordo del rinnovo contratto scuola. Il comparto Ricerca e Istruzione attende ancora notizie in merito, ma ormai è praticamente sicuro che gli aumenti stipendio arriveranno a maggio. I sindacati che hanno firmato il pre-accordo, intanto, auspicano che la firma arrivi prima delle elezioni delle RSU. Tuttavia a oggi siamo a venerdì 13 aprile, e a meno che non ci siano “colpi di scena” dell’ultimo minuto, è tutto rimandato alla prossima settimana.

Rinnovo contratto scuola: ancora nessun via libera

Nessuna firma definitiva sul nuovo contratto, che sarebbe l’ultimo step della procedura burocratica-amministrativa. E ancora nessun via libera dalla Corte dei Conti. Quest’ultima darà certamente l’ok allo sblocco delle risorse. Ma si attende anche un parere simile a quello riferito sul nuovo contratto statali. Criticato maggiormente nella forma; perché reo di non premiare e incentivare la produttività dei lavoratori. Che cosa dirà la Corte sul contratto della scuola?

Lo sapremo a breve. In molti aspettano notizie già dalla prossima settimane, vista che quella appena passata rischia di andare in archiviazione. I tempi cominciano a essere lunghi in vista del rinnovo delle RSU anche i sindacati cominciano a spazientirsi.

Rinnovo contratto scuola: aumento stipendio a maggio?

Se entro 1 mese da oggi la procedura non giungesse ancora a conclusione, anche il mese di maggio cadrebbe in archiviazione; con aumenti stipendio e arretrati che slitterebbero addirittura a giugno. Per il momento è un’ipotesi molto debole, ma la possibilità che si realizzi sta incrementando timori nei diretti interessati.

Anche Anief ha detto la sua sui ritardi, con un comunicato diffuso da Orizzonte Scuola. “Ancora una brutta notizia per 1 milione e 200 mila lavoratori della scuola. I sospirati aumenti miseria non arriveranno in busta paga nemmeno a fine mese, tramite un’emissione speciale; ma se va bene nel prossimo mese di maggio”. Il giovane sindacato dà la responsabilità del ritardo alla ingarbugliata situazione politica italiana, che si trova ancora in una posizione di stallo. “Se l’attuale situazione non dovesse sbloccarsi, gli incrementi medi di 85 euro lordi promossi a marzo potrebbero essere corrisposti addirittura in estate”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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