Rinnovo contratto scuola: partono gli aumenti, ma i sindacati non firmano

Pubblicato il 18 Aprile 2018 alle 09:16 Autore: Daniele Sforza
Rinnovo contratto scuola: partono aumenti, sindacati non firmano

Rinnovo contratto scuola: partono gli aumenti, ma i sindacati non firmano.

Nuovo step superato per il rinnovo contratto scuola, che dopo l’ok della Corte dei Conti si appresta a ricevere la firma definitiva. Aumenti stipendio e arretrati partiranno a breve; come anticipato nei giorni e nelle settimane scorse, a maggio arriveranno sulle buste paga dei docenti. Nessuna disponibilità nel cedolino di aprile, con i tempi che risultano troppo stressi. Gli arretrati saranno erogati invece tramite una emissione speciale. La firma definitiva sul nuovo contratto scuola con validità fino al 31 dicembre 2018 arriverà giovedì 19 aprile. Per questo giorno, infatti, è arrivata la convocazione dei sindacati all’Aran. Ma sembra che non tutti siano intenzionati a firmare. Va infatti ricordato che il pre-contratto non è stato firmato né da Snals, né da Gilda degli Insegnanti. Le cose cambieranno nella giornata di domani?

Rinnovo contratto scuola: ok Corte dei Conti, le reazioni positive

Le reazioni da parte dei sindacati firmatari sono state più che positive. Da Cisl Scuola provengono le parole di Maddalena Gissi. Quest’ultima ricorda che il contratto sarà valido solo fino al 31 dicembre 2018; e che dunque su questo contratto sono state poste le basi per una contrattazione maggiore su molti aspetti – non solo economici – per il nuovo contratto di cui si comincerà a discutere il prossimo autunno.

FLC Cgil punta l’attenzione sugli anni di blocco contrattuale; e su quel vuoto che con il nuovo contratto e gli aumenti retributivi sarà finalmente colmato. Quindi sottolinea il ritorno della normale dialettica nelle relazioni sindacali, dopo i punti oscuri delle leggi 150 e 107. Non solo inizia un recupero salariale, “da completare con il prossimo rinnovo”; ma “si ampliano anche gli spazi di partecipazione e negoziato”. Il sindacato afferma quindi che questo contratto è solo un punto di (ri)partenza e non di arrivo. E si dichiara già impegnata “nella preparazione della piattaforma per il prossimo rinnovo tramite la più ampia partecipazione dei propri iscritti e lavoratori”.

Dalla Uil provengono invece alcune critiche ai tempi troppo lunghi della burocrazia, con 70 giorni di tempo “per arrivare alla conclusione dell’iter”, afferma Pino Turi. Che poi ha proposto di pensare a una riforma di struttura per ridurre i tempi della burocrazia, allineando i tempi a quelli della società reale.

Aumento docenti e personale Ata: la tabella.

Rinnovo contratto scuola: le reazioni di Snals e Gilda

Di diverso tenore le reazioni dei sindacati non firmatari, come Snals e Gilda degli Insegnanti. Il primo ha fatto sapere che non intenderà sottoscrivere il contratto a causa dei suoi contenuti. Dopo il rifiuto di fermare la pre-intesa lo scorso 9 febbraio, ora arriva anche il rifiuto di apporre la firma sul nuovo contratto. Decisione che escluderebbe il sindacato dalla contrattazione.

Ancora nessuna decisione definitiva da parte di Gilda degli Insegnanti. Con Rino Di Meglio che ha comunicato all’Ansa di aver convocato l’esecutivo sindacale per la mattina di giovedì 19 aprile al fine di prendere la decisione finale. Troppe perplessità sulla componente economica avevano portato il sindacato a non firmare la pre-intesa. La decisione se sottoscrivere o meno il nuovo contratto nella giornata di domani dipenderà tutto dalla volontà di partecipare alle trattative per i contratti futuri. Ma anche dalla linea coerente dal punto di vista politico da seguire in favore dei propri assistiti.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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